Elezioni comunali Roma: facciamo il punto
Siamo ormai da tempo nel vivo della campagna elettorale per le elezioni comunali che porteranno ad eleggere, tra gli altri, il sindaco di Roma. In questa particolare tornata elettorale, il caos sembra regnare tra partiti e candidati sindaco. Stare dietro ad una lista completa delle candidature per le elezioni comunali di Roma è quasi impossibile, anche perché manca l’ufficialità del Viminale che ancora non ha fissato una data certa per una giornata di voto che riguarderà 1.371 comuni, compreso, ovviamente, quello della capitale. A parte le classiche candidature in bilico tra il provocatorio e il burlesco – una tra tutte quelle di Antonio Razzi – concentriamoci su quelli che sembrano essere candidati alle elezioni comunali di Roma se non credibili, almeno reali.
Il prossimo sindaco di Roma, infatti, sarà probabilmente uno tra Virginia Raggi (Movimento 5 Stelle), Roberto Giachetti (Partito Democratico), Guido Bertolaso (Forza Italia), Alfio Marchini (Lista civica + NCD) o Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia + Lega). Già da questo brevissimo elenco si nota come, soprattutto nell’area di centro-destra, la situazione sia piuttosto confusa. Questa incertezza dell’ex popolo delle libertà, però, non si concretizza sicuramente in una maggiore certezza nel fronte opposto.
A sinistra, infatti, Giachetti risulta essere il candidato del PD dopo aver vinto le primarie con un netto 64% delle preferenze. Va doverosamente sottolineata però la ridicola affluenza ai seggi delle primarie, passata da più di 100.000 votanti del 2013 agli appena 44.501 di quest’anno: praticamente i classici amici e parenti. Pur essendo un membro fondatore del PD, almeno a giudicare dalla sua breve biografia, non sembra particolarmente sostenuto dal suo partito e fin da subito è stato etichettato come un candidato mandato a bruciarsi nel mattatoio romano. Ha comunque dalla sua un’esperienza pregressa nell’amministrazione capitolina sotto la giunta Rutelli e l’esperienza è forse ciò che è mancato alle giunte precedenti. Ha esperienze anche Virginia Raggi, candidata pentastellata che ha capitanato l’opposizione più serrata alla giunta Marino. Abbiamo parlato di lei più nel dettaglio nel nostro approfondimento.
La Raggi è sicuramente la candidata più forte e probabilmente arriverà con facilità al ballottaggio. Nonostante il suo partito sia convinto che una sua vittoria sarebbe solo frutto di un enorme complotto. L’accusa del Movimento 5 Stelle è infatti quella che vorrebbe gli altri partiti candidare nomi di basso profilo, per consegnare la gatta da pelare romana ai grillini, screditando così l’intero movimento. A voi la risoluzione di questo intricato puzzle. Il terzo posto, in un’ipotetica classifica dei candidati più vicini alla vittoria, è conteso tra Giorgia Meloni e Guido Bertolaso. I due candidati di destra, deboli della spaccatura creatasi nell’alleanza di scarse prospettive tra FI, Lega e FdI, tirano la giacchetta chi ad uno chi all’altro per ricompattare i partiti sotto un unico candidato.
Solo così, infatti, potrebbero avere i numeri per puntare almeno al ballottaggio. La telenovela si è trascinata negli ultimi mesi con la Meloni che faceva pressioni perché Berlusconi l’appoggiasse mentre Salvini, originariamente schierato con l’ex capo della protezione civile, ha deciso di appoggiare la segretaria di Fratelli d’Italia. Outsider della corsa, ma comunque candidato di rilievo è Alfio Marchini che guiderà la sua lista civica come fece già nel 2013, con la differenza che ora sarà appoggiato dal Nuovo centro destra, per quanta differenza questo possa fare.
Vediamo allora di fare un po’ di chiarezza ricorrendo a qualche sondaggio riguardante le elezioni comunali. Ovviamente in questi periodi sono diverse le agenzie che si occupano del tema. C’è chi lo fa autonomamente, chi lo fa per programmi tv o giornali, cerchiamo di proporvi i principali.
Tutti i sondaggi, nonostante una prevedibile incertezza su alcuni risultati, darebbero i candidati di M5S e PD in corsa per il ballottaggio, con la candidata grillina vincitrice in un eventuale secondo turno.