Corte Giustizia UE: ennesima condanna per l’ Italia
La Corte di giustizia europea con sentenza C312/11, pubblicata dalla quarta sezione il 4 luglio 2013 ha inflitto all’Italia una condanna per non aver imposto ai datori di lavoro l’adozione di provvedimenti atti ad aiutare i disabili nella formazione e nella progressione di carriera.
Per la Ue, bisogna emanare provvedimenti efficaci e pratici che costringano, ad esempio, le imprese a sistemare i locali, adattare le attrezzature e ad assicurare a chi è diversamente abile un’organizzazione del lavoro che garantisca i ritmi di lavoro adeguati e una coerente ripartizione dei compiti a meno che le attività richieste non comportino oneri spropositati,stante l’obbligo del datore di lavoro di assicurare la formazione anche ai portatori di handicap. senza dimenticarli o discriminarli nelle progressioni di carriera. Tutto questo finora l’Italia non l’ha fatto.