Il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo oggi, 24 marzo 2016, compie 90 anni. “Un’età pazza, folle”, come lui stesso definisce. I festeggiamenti, con tutti i suoi amici, giornalisti, colleghi, si svolgeranno in giornata al Piccolo Teatro di Milano. Purtroppo non ci sarà Franca Rame, la sua amatissima moglie, ed insostituibile compagna di vita, venuta a mancare nel 2013, lasciando un terribile ed incolmabile vuoto nella sua vita. Parole forti, profonde, di un’intensità unica, quelle del marito: “E’ un guaio vivere senza di lei. Era parte della mia vita. Non basta la memoria”. Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna, ed è così che deve essere ricordata Franca Rame, portavoce del valore politico e sociale di tutte le donne. Dario Fo è stato sempre un geniale drammaturgo, scrittore, attore, e tutti i suoi lavori realizzati per il teatro assumevano i tratti distintivi della comicità, appartenenti alla Commedia dell’Arte Italiana. La sua fama ha attraversato il mondo intero, varcando i confini d’Italia, giungendo oltreoceano. Il Premio Nobel per la Letteratura gli giunse nel 1997, “per avere emulato i giullari del Medio Evo, flagellando l’autorità e sostenendo la dignità degli oppressi”. Dario Fo e sua moglie Franca hanno sempre lottato contro le ingiustizie della società, contro gli abusi del potere costituito. Nato il 24 marzo del 1926 in una famiglia di tradizione antifascista, frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera. Amante della satira, soprattutto sociale e politica, realizzò molte opere dissacratorie. Negli anni 1969-1970 mise in scena “Mistero buffo”, sulle origini della cultura popolare. Sempre in quegli anni fondò il Collettivo Teatrale Comune. Dopo la morte di Pinelli, mise in scena la sua satira feroce “Morte accidentale di un anarchico”. Nel 1973 la sua famiglia fu tragicamente colpita dal sequestro di matrice neofascista, che vide sua moglie Franca come vittima di una feroce azione punitiva. E’ doveroso ricordare “Tutta casa, letto e chiesa”, del 1977. In questo giorno un ringraziamento speciale va a Dario e a Franca, a coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare gli abusi di potere e le ingiustizie sociali, per consegnare alle generazioni successive una storia d’Italia più vera.

 

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