Rocco Papaleo e la (sua) piccola impresa meridionale
Dopo l’esordio alla regia con il film Basilicata coast to coast, Rocco Papaleo torna dietro (e davanti) la macchina da presa e gira una nuova divertente commedia dal titolo Una piccola impresa meridionale in uscita giovedì. L’opera seconda del regista, che qui interpreta un prete spretatosi per una donna che però lo preferiva vestito da prete, è ambientata sempre nel sud d’Italia (anche se il film è stato girato lungo la costa nei pressi di Oristano in Sardegna), in un paese imprecisato vicino a un vecchio faro dismesso.
Un faro che dovrebbe garantire protezione e isolamento ma che invece finisce per attirare una serie di personaggi bizzarri. Così accanto al prete spretato confinato dalla mamma Stella (Giuliana Lojodice) nel faro lontano dagli occhi indiscreti per evitare lo scandalo in paese, si troveranno il cornuto Arturo (Riccardo Scamarcio) marito abbandonato dalla moglie Rosa Maria (Claudia Potenza) che è anche la sorella del prete-spretato, ora in fuga con un misterioso amante e una top escort slovacca in pensione (Barbora Bobulova). In più si aggiungerà anche una stravagante ditta di ristrutturazione chiamata a riparare il tetto del faro. Nel cast anche Sarah Felberbaum, Giovanni Esposito, Giampiero Schiano, Mela Esposito e Giorgio Colangeli. {ads1} Attorno al faro, diventato un refugium peccatorum, ruotano le vite di personaggi esiliati e soli, non accettati da un paese pronto a giudicare male il diverso. Tra bambini che canticchiano “cornuto, cornuto, cornuto” indicando il povero Arturo, lesbiche costrette a nascondere il proprio amore, madri e padri che si vergognano dei propri figli (“figli di merda m’avete sputtanato ora come posso rimanere in paese?”: grida mamma Stella), Rocco Papaleo riesce ad abbattere i comuni pregiudizi creando una nuova grande famiglia pronta ad accettare il diverso e l’altro da sè. Perché solo stando in contatto l’uno con l’altro, ascoltandosi e cercando di comprendersi, si possono abbattere le barriere e si può sfidare l’opinione pubblica. Così come vivendo insieme ai propri figli una madre anziana, cattolica e un pò bigotta, può separare le distanze. Insomma dalla risrutturazione di un faro si ristrutturano anche le vite “disastrate” dei personaggi e da una piccola impresa sgangherata può nascere una grande impresa. Grande come questa commedia musicale.