Palermo: baby squillo a 16 anni, poi si pente e racconta tutto
Non accenna ad arrestarsi il fenomeno delle baby squillo, minorenni convinte da uomini adulti a prostituirsi per ottenere in cambio denaro, un cellulare nuovo e un abito firmato da sfoggiare. Questa volta la protagonista è una giovane studentessa che, all’età di 16 anni, è stata coinvolta in un giro di prostituzione dal trentaduenne Dario Nicolicchia. All’epoca dei fatti, avvenuti nel 2013, l’uomo selezionava, anche tramite una pagina Facebook, una clientela specifica per la ragazza, costituita da professionisti e commercianti in vista della città bene.
Una vicenda dai risvolti drammatici, una mercificazione del corpo femminile, alla quale è stata messa la parola fine solo qualche mese fa quando la giovane baby squillo, desiderosa di riappropriarsi della propria vita e stanca di essere persuasa dall’organizzatore del giro a continuare l’attività, è riuscita a raccontare tutto alla madre, che si è rivolta alla polizia.
“Tutte le volte in cui la ragazza cercava di smettere”- spiegano le forze dell’Ordine–“l’uomo riusciva convincerla a continuare l’attività di meretricio, attraverso continue pressioni psicologiche, facendole credere di avere problemi economici e promettendole anche un viaggio all’estero. Nel frattempo, continuava a prendere appuntamenti con facoltosi professionisti, imprenditori e impiegati palermitani, che avrebbero pagato diverse centinaia di euro quegli incontri, che spesso si consumavano anche all’interno degli studi professionali di alcuni di loro”.
Sulla base dei gravi indizi raccolti durante le indagini dalla “sezione reati sessuali ed in danno di minori”, diretta dalla Rosaria Maida, il gip ha emesso l’odierno provvedimento restrittivo e Nicolicchia è stato arrestato questa mattina dalla squadra mobile di Palermo, sotto la guida di Rodolfo Ruperti. Secondo la legge italiana, la pena prevista per l’organizzatore trentenne, accusato di sfruttamento della prostituzione minorile, è dai 6 ai 12 anni di carcere, mentre i clienti indagati per aver avuto rapporti sessuali a pagamento con minore rischiano da 1 ai 6 anni di reclusione.
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