Lorenzin: “Pronta banca italiana pubblica del genoma umano”
“Nella ultima legge di stabilità abbiamo previsto 15 milioni di euro per il progetto ‘Genomics Italia‘, una banca italiana pubblica del genoma come quella già esistente in altri Paesi, a cui potranno accedere tutti i ricercatori per la mappatura di quelli che sono cluster enormi di cittadini. Questo darà all’Italia un’ulteriore prospettiva di sviluppo dal punto di vista della ricerca scientifica”. Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato qualche giorno fa a Roma alla presentazione della Settimana di prevenzione oncologica, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt).
Questo porterà l’Italia al passo con gli altri Paesi già provvisti di una banca pubblica del genoma umano come Germania, Inghilterra e Francia. Il progetto avrà il principale obiettivo di giungere a una mappatura per lo studio delle modificazioni genetiche. Ciò potrebbe consentire, con molte probabilità di successo, importanti sviluppi nel campo della ricerca oncologica. Risultato molto ambito e cercato dall’Italia poiché potrebbe ulteriormente migliorare la situazione delle guarigioni dei tumori. Infatti, come ha ricordato il ministro Lorenzin, sempre durante la presentazione della Settimana di prevenzione oncologica, che nonostante in Italia si dovrà attendere circa 22 milioni di nuovi casi di tumore, le percentuali di guarigione si sono alzate con percentuali insperate fino a pochi anni fa. Per la precisione il tasso di guaribilità è passato dal 40% del 2000 al 61% attuale.
Dunque 15 anni di progresso che hanno portato l’Italia a occupare i primi posti, secondo le ultime stime, per tassi di sopravvivenza a 5 anni, collocandosi addirittura prima di Francia, Gran Bretagna, Spagna e Germania. Un ottimo risultato conseguito, secondo il ministro Lorenzin, grazie all’organizzazione nazionale in quest’ambito e soprattutto all’allargamento della prevenzione in tutte le regioni. Ora questo progetto della banca pubblica italiana del genoma umano non può far altro che portare ulteriori sviluppi e miglioramenti nella lotta contro il cancro.
Twitter: @Francesco Nespoli