A Tor Bella Monaca non piove mai, l’esordio da scrittore di Marco Bocci
Sveste i panni del Commissario Scialoja di Romanzo Criminale per indossare quelli del giovane di periferia Mauro Borri. Stavolta, però, ad essere sua non è l’interpretazione, bensì la “sceneggiatura”. Non più solo attore, ma da oggi anche scrittore, Marco Bocci esordisce in libreria con il suo primo romanzo A Tor Bella Monaca non piove mai, storia d’amore e criminalità, ambientata nello sguardo di un ragazzo nato ai margini della Capitale.
Tra le 200 pagine, tanto di ciò che l’attore umbro ha potuto conoscere delle periferie romane attraverso i ruoli polizieschi interpretati in tv, ed altrettanti rimandi alla sua vita privata, cui è dedicato il debutto letterario. Mauro Borri, il protagonista nato dalla sua penna, è un ragazzo che cerca di costruirsi un futuro dopo aver vissuto il cattivo esempio del fratello, un delinquente pentito e reduce dall’esperienza del carcere. A guidarne le ambizioni di riscatto sociale, l’amore per la famiglia ed il tentativo di riconquistare Samantha, l’ex fidanzata, bella e sensuale come nessuna, fuggita con un uomo più abbiente di lui. Tra i casermoni di Tor Bella Monaca, però, dove Mauro è nato e cresciuto sempre giocando secondo le regole e aspettando l’occasione giusta, il futuro è una corsa ad ostacoli e un lavoro vero un miraggio. E mentre la famiglia Borri, alle prese con un inquilino moroso e le mille ingiustizie dell’Italia di oggi, fa di tutto per restare unita e non soccombere, un destino crudele si prepara a giocare l’ennesimo tiro. Così, quando gli amici del giovane, Fabio e Domenico, si mettono in testa di rapinare la mafia cinese, la tentazione di lasciarsi coinvolgere è troppo forte. Ma cattivi si nasce o si diventa? Mauro lo scoprirà nel corso dei capitoli di A Tor Bella Monaca non piove mai.
Degrado, desiderio di rivalsa ed ingenuità si mischiano in una storia che racconta la possibilità di mantenersi intatti in un contesto che svilisce, assaggiando la biografia dell’autore: “Il motore di questa storia è molto intimo” spiega “nasce dalla presa di coscienza di tutte le ingiustizie che vengono perpetrate dallo stato ai danni di chi, emarginato, dedica la propria vita al lavoro, con difficoltà e spirito di sacrificio“. In particolare, il riferimento è ad un episodio della vita del padre di Marco, Marcello Bocci: “Anni fa avevo voglia di scagliarmi violentemente contro alcuni inquilini che si permettevano di non pagargli l’affitto di un immobile di sua proprietà. Lo vedevo accumulare tasse e non essere minimamente tutelato dalla legge. Per evitare di andare a compromettere situazioni, ho deciso di sfogare i dolori in scrittura.”
Scrittore sì, ma senza abbandonare la recitazione. Anzi, il sogno di Bocci, è quello, un giorno, di unire le due passioni. In attesa di tornare in tv nella nuova fiction Solo, in cui sarà un ex detenuto innamorato della figlia di un boss della ‘ndrangheta, l’attore svela la sua più grande ambizione “A Tor Bella Monaca non piove mai è molto adatto a diventare un film. Mentre lo scrivevo ne ho immaginato ogni scena.” E se i panni di Mauro trovano il proprio protagonista ideale proprio nello scrittore che l’ha ideato, chissà che le vesti di Samantha non potranno essere indossate dalla moglie, l’attrice Laura Chiatti, per la gioia dei fans della coppia.
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