Ron Hubbard: 105 anni fa nasceva il padre di Scientology
Ron Hubbard, un nome che ai tanti non dirà molto e c’è un motivo: la sua creatura, Scientology, ha superato di gran lunga la fama del suo stesso fondatore. Come spesso accade, siamo soliti registrare informazioni anche quando non sono oggetto di una nostra ricerca o, semplicemente, del nostro interesse. Questo succede, ad esempio, quando una notizia invade i mass media, balzando agli onori della cronaca poiché collegata ad un personaggio famoso. In questo caso la dimostrazione è piuttosto semplice e si chiama Tom Cruise. Da quando finì sotto i riflettori come adepto di Scientology, la nostra mente ha cominciato ad associare istintivamente il nome dell’organizzazione con quello dell’attore. Il motivo? Perché se ne è cominciato a parlare in termini scandalistici. Ma procediamo per gradi.
Come nacque Scientology? Prima di divenire una “filosofia religiosa applicata”, si presentò come “lo studio e il modo di occuparsi dello spirito in relazione a se stesso, agli universi e alle altre forme viventi”. Non fu una fondazione casuale, questa di Ron Hubbard, ma frutto di molte ricerche ed esperienze. Caratterizzato da un desiderio di migliorare la condizione dell’uomo e contraddistinto da una curiosità insaziabile, il giovane Ron Hubbard si occupò di psicoanalisi di matrice freudiana, studiò matematica e partecipò al primo corso americano sui fenomeni atomici e molecolari. Il motivo di queste scelte fu dettato dal desiderio di riuscire a rispondere a quesiti sulla mente e sulla vita e, attraverso un approccio scientifico, elaborare una metodologia per migliorare l’esistenza umana e favorire “una civiltà senza pazzia, senza criminali e senza guerre, in cui le persone capaci possano prosperare e le persone oneste possano avere dei diritti e in cui l’uomo sia libero di innalzarsi a più elevate altezze”. Negli anni, il frutto di queste ricerche si concretizzò prima con il documento Dianetics: La tesi originale, poi con il lavoro Dianetics: La forza del pensiero sul corpo, il primo testo in assoluto sulla vita e sulla mente umana che costituisce la base di Scientology. Come ogni religione degna di rispetto, gli Scientologist hanno una Chiesa che unifica le differenti attività religiose. Liberare lo spirito umano e consentire all’uomo di conoscere realmente se stesso: è questa la missione di Scientology. La vita, per i loro adepti, è un gioco in cui tutti vincono e nessuno perde. E fin qui, diciamocelo, sembra di stare quasi in una comunità hippy.
Scientology, avendo come obiettivo la nascita (o la rinascita) di una società migliore, prevede un percorso che parte dal singolo per poi abbracciare il resto della comunità. È un viaggio interiore, un cammino spirituale che porta alla consapevolezza totale dell’essere, o meglio, al Clear. Ma cos’è il Clear? Come raggiungerlo? Il Clear è uno stato raggiunto tramite l’auditing (un itinerario di conoscenza e consapevolezza), obbligatorio per poter avere l’accesso agli 8 livelli spirituali (che conoscono soltanto gli appartenenti alla comunità, ovviamente). È liberandosi dalle paure irrazionali, dalle insicurezze, dai comportamenti sconsiderati, che la vita spirituale comincia limpidamente. Secondo dichiarazioni infamanti, Scientology si sarebbe macchiato dell’accusa di omofobia, come riporta Tony Ortega. Ma l’equilibrio della comunità cominciò a spezzarsi nel 1995, con la morte di Lisa McPherson, una donna che da 18 anni era stata risucchiata nella dimensione di Scientology. Ne parlarono tutti i giornali e il referto dei medici fu spaventoso: era stata legata, aveva lividi su tutto il corpo, non aveva dormito, mangiato e bevuto per giorni. Colpa di Scientology? Non tutto è chiaro…
Passiamo al lato “gossip”. Nel novembre del 2015 fu resa nota la notizia secondo cui la fine del matrimonio fra Tom Cruise e Katie Holmes fosse stata causata da Scientology (esattamente come, pare, sia accaduto con Nicole Kidman).Secondo il Mirror, l’attore non vedeva la figlia da 26 mesi poiché i capi di Scientology gli avrebbero proibito la frequentazione, ritenuta fonte di turbamento: la moglie è stata dichiaratamente ostile alla setta. Del resto, Hubbard fu un grande sostenitore delle celebrità all’interno del suo reame: John Travolta, Kirstie Alley, Lisa Marie Presley, Priscilla Presley e Juliette Lewis, Jason Lee e tanti altri ne fanno parte. Ma altrettanti lo hanno abbandonato nel tempo, senza mai rivelarne i segreti. Questo non è il caso dello scrittore William S. Burroughs, membro dell’organizzazione per poco tempo, il quale definì gli scritti di Scientology “apertamente fascisti”. Famoso fu l’articolo pubblicato sul Mayfair a Londra nel 1968 in cui chiedeva: “Da che parte sta, signor Hubbard, da quale parte sta?”. Adesso tutto appare più limpido.
Nato il 13 marzo 1911 a Tilden, nel Nebraska e scomparso nel corpo il 24 gennaio 1986, Ron Hubbard “rimane con noi nello spirito e attraverso l’eredità della sua tecnologia e la continua applicazione di quest’ultima in tutto il mondo”, affermano, con convinzione, gli Scientologist.
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