Olio d’oliva: l’ Ue aiuta Tunisi e l’Italia insorge

L’olio d’ oliva tunisino potrà inondare i mercati europei: è quanto accadrà in accordo col progetto di legge approvato dal Parlamento Europeo in questi giorni, in base al quale l’Ue aumenterà per il biennio 2016/2017 la quantità di olio d’oliva esente da dazi proveniente da Tunisi. La norma prevede precisamente un aumento di 35mila tonnellate del contingente di olio di oliva tunisino che entrerà nei nostri mercati completamente tax free, ed il totale degli arrivi agevolati annui così finirà per superare le 90mila tonnellate.

Il provvedimento era stato deciso tempo fa: quando alla luce degli attentati terroristici del Museo Del Bardo e della spiaggia di Sousse, in cui 38 innocenti  persero la vita, l’Ue aveva cercato di prendere delle misure straordinarie per sostenere l’economia tunisina, che rischiava in quel momento una crisi a seguito di questi eventi drammatici. All’epoca dei fatti in Italia nessuno però aveva sollevato critiche contro la misura dell’Ue.

Dopo l’approvazione del provvedimento di ieri invece gli agricoltori e produttori di olio italiani sono insorti:
essi sostengono che l’aumento delle importazioni di olio d’oliva tunisino danneggia i produttori italiani, non aiuta i produttori tunisini ed inevitabilmente esporrà i consumatori ad un aumento delle frodi alimentari.

Maurizio Martina il ministro per le Politiche agricole ha chiesto maggiori garanzie per l’Italia ed ha annunciato che il nostro paese: “Continuerà a opporsi all’adozione del regolamento da parte della commissione se non le otterrà”. Inoltre Martina ha disposto che le Capitanerie di Porto,il Corpo forestale e l’ Ispettorato repressione frodi, che sono organisimi di controllo del Ministero delle politche agricole, intensifichino le ispezioni ai porti sull’ olio d’ oliva in arrivo per contrastare il rischio di frodi alimentari.