Ignazio Marino pronto a ricandidarsi
Ignazio Marino è pronto a ricandidarsi come sindaco della Capitale. Scelta coraggiosa quella dell’ex sindaco Marino ma non impossibile dati i rumors che aleggiano tra le componenti di sinistra di Roma, all’indomani delle primarie del Partito Democratico che hanno visto vincitore il candidato renziano Roberto Giachetti.
In attesa di veder pubblicato il suo libro “Un marziano a Roma” edito da Feltrinelli, Ignazio Marino non perde tempo e cerca convergenze attorno ad un’anti-candidatura renziana sponsorizzata dalla sinistra capitolina. Tanti i nomi in ballo, tra cui emergono Massimo Bray, ex ministro del governo Letta, e Stefano Fassina, già candidato con Sinistra Italiana, fino a quello, appunto, dell’ex sindaco-marziano Ignazio Marino. L’idea è quella di creare una truppa d’assalto a sinistra capace di erodere voti al neo candidato Roberto Giachetti sposorizzato dal governo. Dietro l’operazione Sinistra Italiana, partito nato da una costola del PD dopo la fuoriuscita di alcuni parlamentari e dai capannelli politici della sinistra capitolina, c’è chi rumoreggia anche le partnership di Pippo Civati e Massimo D’Alema. Tutto dipenderà dal metodo di selezione del neo candidato, come si apprende dalle agenzie: «Se ci saranno le primarie no problem, altrimenti Stefano Fassina potrebbe portare avanti la sua candidatura a sindaco». Una storia tutta da scrivere insomma. Intanto Ignazio Marino il 31 marzo presenterà a Roma il suo nuovo libro, dove racconta gli scenari scoppiettanti che l’hanno portato alle dimissioni: «Un libro esplosivo, ma niente affatto scandalistico, ricco di rivelazioni e retroscena su passaggi anche più minuti del sottopotere romano», così recensito sul sito della nota casa editrice.
Nulla quaestio dal Partito Democratico che però già lascia trapelare non lievi pruriti, per bocca del commissario Matteo Orfini che commenta così l’ipotesi di ulteriori fuoriusciti dal Partito Democratico in vista dell’operazione: «Per noi sono ipotesi che non esistono e ci stupisce non siano già state smentite. Noi le primarie le abbiamo già fatte e ora chi si candida al di fuori, si candida contro il centrosinistra e lo fa senza alcuna possibilità, per far vincere la destra e Grillo». Sulla stessa linea il candidato della sinistra PD, Roberto Morassut, che affonda contro i fuoriusciti una stoccata simile: «Vedo che alla nostra sinistra ci si preoccupa di come costruire uno schieramento che può rischiare di farci perdere anziché accettare un confronto serio e aperto sulle prospettive possibili di un nuovo governo democratico e di centrosinistra della città, così rischiamo di non fare molta strada e di non cogliere il segnale netto che molti nostri elettori ci hanno inviato non partecipando alle primarie».
Ad ogni modo non sarebbe una novità quella di un’operazione anti-renziana ai danni del Partito Democratico; di esempi lungo il percorso elettorale del PD ve ne sono stati molti, tra i più recenti quella di Luca Pastorino in Liguria contro la candidata renziana alla Regione Raffaela Paita. Un PD che naviga, tra l’altro, in cattive acque anche a Napoli dove Antonio Bassolino, dopo la sconfitta alle primarie a suo dire – e non solo suo – truccate, progetta una lista civica contro Valeria Valente anch’essa candidata appoggiata dal governo. Una storia, insomma, ancora tutta in divenire che potrebbe di nuovo vedere come protagonista l’ex sindaco Ignazio Marino. Intanto l’associazione dell’ex sindaco “Parte Civile” sembra aver già iniziato una raccolta fondi nel sogno di Marino 2.0, talché the show must go on.