Dall’8 al 13 marzo 2016, presso il Teatro India, assistiamo al debutto de Il Vantone, in occasione dei 40 anni dalla scomparsa del maestro Pier Paolo Pasolini. A Roma infatti sono moltissimi gli eventi culturali, gli spettacoli volti a commemorare il suo ricordo, a celebrare la sua grandezza immortale, nell’ambito del progetto di ampio respiro Il Teatro di Roma per Pasolini.

Il VantoneIl Vantone è una originalissima rivisitazione pasoliniana (con tanto di testo teatrale del 1963) del Miles Gloriosus di Plauto, ed è stata resa possibile grazie alla Produzione Laros di Gino Caudai. Vittorio Gassman in persona, nel lontano 1961, chiese a Pasolini di creare un audace adattamento della suddetta commedia plautina. Ma per quale motivo Pasolini decise di riadattare il Miles plautino, commedia risalente al III secolo a.C., alla realtà contemporanea? Cosa lo spinse a farlo? Probabilmente egli ritenne interessanti le infinite possibilità di adattamento della commedia di Plauto, poiché i tipi descritti in essa (il soldato vanaglorioso, il servo furbo, il servo scemo, la bella fanciulla astuta e infedele, l’ amante giovane e appassionato), sono astorici, e ben si adattano ad ogni luogo e ad ogni epoca, in particolare alle borgate romane. Cambia l’abbigliamento, il dialetto romanesco, ma gli atteggiamenti, i comportamenti umani restano sempre gli stessi, al di là dello spazio e del tempo, in una dimensione insieme letteraria e realistica. Le tipizzazioni non riguardano solo i personaggi, ma anche le singole scene, gli atti che si susseguono in un eccentrico e dinamico divenire. E’ come se cambiassero le epoche, ma l’umanità restasse sempre la stessa. Ed è così che il Miles Gloriosus di Plauto abbandona la farsa, le allegorie, e si trasforma magicamente in una commedia dal sapore sociale.

Il regista Federico Vigorito, ha saputo rendere onore alla volontà pasoliniana che intendeva rivisitare e rendere attuale la commedia plautina, conferendole insomma, un taglio squisitamente contemporaneo. La scenografia e i costumi sono stati curati da Antonia Petrocelli. Gli attori in scena sono: Ninetto Davoli, Edoardo Siravo, poi Gaetano Aronica, Paolo Gattini, Marco Paoli, Silvia Siravo, Enrica Costantini, Valerio Camelin. Una commedia sociale, a tratti rivoluzionaria, che si rivela esilarante e divertente, realizzata in un riuscitissimo dialetto romanesco, che non è quello letterario (adoperato in Ragazzi di vita o in Una vita violenta, tanto per intenderci), ma più che altro risente delle rime romanesche di derivazione belliana.

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