Foffo: richiesta la perizia psichiatrica
Emergono nuovi sconcertanti dettagli nell’omicidio del giovane Luca Varani, dopo l’interrogatorio di Foffo condotto dal pm Scavo, parla l’avvocato di uno dei due assassini: ” Chiederò al Gip di disporre una perizia psichiatrica, Se ha assunto quantitativi di cocaina di quel livello e hanno bevuto superalcolici per due giorni ininterrottamente – ha riferito il legale a Effetto Giorno su Radio 24 – si capisce che gli effetti sono devastanti, per cui dovremmo, anche per dovere difensivo, valutare se in quel momento erano in grado di intendere e di volere”.
Certamente, stando alle raccapriccianti dichiarazioni di Foffo, che descrive con discreta lucidità i tre giorni di pura follia e l’abuso di cocaina stimato intorno ai 1500€, non ci vuole certo un perito per stabilire che l’uso di droghe e alcol prolungato e prepotente come quello comporti uno stato di alterazione psicofisica. Lasciamo al gossip, tutto il contorno, non debba infatti la giustizia o la legge giudicare l’integrità morale del povero Varani nè le motivazioni che lo abbiano spinto ad accettare l’invito nella casa degli orrori.
Evidente è il punto cardine di tutta la storia: l’intento di un disegno criminoso sembra albeggiare già da mercoledì, quando il duo Foffo-Prato se ne va in giro per Roma alla ricerca di qualcuno da torturare, ma non soddisfatto torna a casa. Intanto continua l’uso smodato di sostanze stupefacenti a casa del Foffo, senza mai abbandonare l’idea malsana all’origine del loro incontro. A suonare il campanello dell’appartamento del collatino è prima “Alex Tiburtina”, poi è la volta di Giacomo da Milano ma entrambi i ragazzi si salvano dall’abietto futuro, è Luca, il 23 enne della Storta, quello che loro stanno aspettando. Il giovane nativo dell’ ex Jugoslavia era stato adottato all’età di tre anni, da tutti descritto come un ragazzo semplice, timido, disponibile con tutti e innamoratissimo della sua Marta Gaia, la giovane che gli aveva rubato il cuore fin dall’adolescenza. Tutte le dicerie delle ultime ore sul suo conto, oltre ad arrecare un ulteriore insensato dolore alla famiglia e alla fidanzata, non hanno altro intento, lo spettegolezzo mediatico non può spostare neanche per un attimo l’attenzione mediatica dall’efferato delitto.
E’ chiaro che per il legale del reo confesso l’unica strada da percorrere sia quella della perizia psichiatrica, ma la strategia potrebbe sbattere certamente sul muro del “Causa causae est causa causati”, il Foffo, riferito più volte il desiderio di far male a qualcuno, volontariamente ha deciso di fare abuso di droghe e alcol e altrettanto volontariamente ha deciso di andare incontro allo stato di alterazione psicofisica, il resto è purtroppo, soltanto, il nesso di causalità che equivale al crudele omicidio di Luca.