Il candidato, una nuova serie per il web

Le serie web sono un mezzo di comunicazione creativa, e questo è noto. La novità è che non si tratta più di un mezzo riservato esclusivamente all’ambiente dilettantistico o dei “giovani cineasti”.

Sul sito del Corriere, ad esempio, è nata “Una mamma imperfetta” di Ivan Cotroneo, in pochi mesi portata con successo anche in televisione. L’ultimo Roma Fiction Fest ha presentato delle serie web di notevole interesse, con qualche novità in più rispetto alle classiche fiction del piccolo schermo. Tra queste c’è sicuramente “Il candidato”, primo prodotto sulla politica e i suoi meccanismi.

L’impronta è quella ironica alla “Boris”. Un uomo incapace non solo nell’arte oratoria, ma anche nel comprendere i bisogni del proprio paese, viene candidato alla Presidenza del Consiglio. Con qualche diffidenza, si potrebbe aggiungere la frase canonica “ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale”. In effetti, “Il candidato” non nasce da un format italiano, ma da un prodotto francese di Michel Muller, dal titolo “Henaut President!”. Il regista Ludovico Bessegato e il produttore Rosario Rinaldo hanno deciso di riadattare l’idea secondo i metodi della politica “all’italiana”. Cosa c’è dietro l’organizzazione di una campagna elettorale? In una serie di clip da sette minuti, “Il candidato” racconterà le vicende, le menzogne, le telefonate e le strategie che dominano il sistema di oggi. I protagonisti saranno i ghost writer, i portavoce, la segretaria di fiducia e gli “alleati” uomini di partito. Tutti intorno ad un unica persona: Piero Zucca. Una persona fondamentalmente ingenua che subirà i subdoli piani degli “esperti in comunicazione”, al fine di diventare per tutti il perfetto candidato alle elezioni. Un’immagine finta che lascerà intravedere la vera essenza di Zucca, spesso alle prese con i veri cliché dei politici di oggi: primo tra tutti, farsi “beccare” con una prostituta. A tappare i buchi per i suoi errori saranno Lunetta Savino, Antonio Catania, già felicemente reduce da “Boris”, Christian Ginepro, Marina Rocco, Flavio Furno e Fabrizio Luisi. Ad interpretare Paolo Zucca sarà invece Filippo Timi, genio del teatro e del cinema italiano.

Bessegato e Rinaldo sono un coppia consolidata. Il loro sodalizio è nato in un’altra serie per il web “Kubick – Una storia porno”, che racconta le vicende di tre aspiranti registi costretti a ripiegare sul porno. Sarcasmo e comicità fanno parte dei loro lavori, che trovano maggiore espressione nel mondo variegato del web, lontano dalle fiction tv «troppo logorate e standardizzate». Rinaldo, però, ci tiene a precisare che “Il candidato” è un’opera realizzata da professionisti, non un prodotto di gente alle prime armi come spesso si incontra su internet: «Lavorare con questi giovani è interessantissimo ma è tutto un altro mondo: sono come le band musicali, hanno bisogno di essere guidati». Riguardo al tema affrontato, invece, Bessegato ammette «Non abbiamo fatto la parodia di situazioni precise, abbiamo voluto dare un’idea del paese, volevamo ridere dei sistemi di comunicazione, sul fatto che ormai il politico non è un veicolo di contenuti ma un prodotto da vendere». Appassionati delle serie web, e non solo, sono in attesa della prima puntata de “Il candidato”.

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