Roma, Juve e Napoli, la fuga è servita
Sono bastate sette giornate di campionato per dare vita al primo allungo in classifica, con Roma, Napoli e Juve già capaci di scavare un primo solco importante. Rimangono al palo invece Inter, Fiorentina e, soprattutto, il Milan, sconfitto ieri sera dalla Juventus e lontano 13 punti dalla Roma capolista. Continua a stupire il Verona, vittorioso a Bologna, mentre Cassano guida il Parma alla vittoria contro il Sassuolo. Pareggi in Catania-Genoa e Samp-Torino, mentre l’Udinese batte 2-0 il Cagliari, con la firma in calce di Di Natale.
Applausi, applausi a scena aperta. Ma questa volta i complimenti non vanno ne ad una squadra, ne ad un qualche calciatore, questa volta gli applausi sono tutti per i tifosi, in particolar modo per quelli del Napoli. Sì perché quando dalla curva sud del San Paolo si è alzato il coro “lavali, lavali, lavali col fuoco, oh Vesuvio lavali col fuoco” ed a seguire è uscito lo striscione “E adesso chiudeteci la curva”, nessuno di noi può aver trattenuto un sorriso compiacente. Uno schiaffo morale per tutti i perbenisti ipocriti, che erano saliti su di un carro fatiscente e fatto di fumo, messo in moto con la chiusura della curva del Milan, rea di aver cantato questo stesso coro nella sfida contro i partenopei. L’avevano definito “razzismo territoriale”, ma gli stessi tifosi del Napoli, con un gesto tanto semplice quanto efficace, hanno voluto sottolineare come non si tratti altro che di goliardia da stadio. Da combattere c’è un razzismo, quello vero, uscito fuori ieri ancora una volta su diversi campi durante il minuto di silenzio per la strage di Lampedusa: questo è il vero schifo, perché, a prescindere dalle ideologie politiche, persone che muoiono in tragedie come queste meritano rispetto, punto e basta.{ads1}Tornando al calcio giocato, la 7a giornata è quella che segna il primo solco in classifica. Dopo la stupenda vittoria della Roma capolista in casa dell’Inter, Juve e Napoli hanno risposto a tono, dando vita così alla prima mini-fuga, con le due inseguitrici staccate di 2 punti dai giallorossi, mentre l’Inter quarta è già lontana. E il risultato più importante è sicuramente quello dei bianconeri che, nel big-match del posticipo, hanno la meglio su di un Milan già allo sbando, proprio come nell’inizio di stagione dello scorso anno. Certo, non sarà sicuramente stata una partita da tramandare ai posteri, ma 3 punti contro gli acerrimi rivali permettono ai bianconeri di affrontare la sosta di campionato con un bel sorriso sulle labbra. Stesso sorriso stampato sul volto tondeggiante di Benitez, che ha visto il suo Napoli schiantare un modesto Livorno con un 4-0 che non ammette repliche.
Nell’altro posticipo della domenica, Lazio e Fiorentina non vanno oltre lo 0-0: i biancocelesti fanno la partita, ma di occasioni vere se ne vedono poche, sia da una parte che dall’altra, ed alla fine il pareggio sta bene a tutti. Continua invece a stupire tutti la matricola Verona, che espugna Bologna con un clamoroso 1-4, trascinata dal nuovo crack del calcio mondiale, Iturbe, funambolo offensivo in prestito dal Porto. Vincono Parma e Udinese, rispettivamente contro Sassuolo e Cagliari, trascinate da Cassano e Di Natale. Finiscono in parità Catania-Genoa e Sampdoria-Torino.