Ora legale ed effetti collaterali
Nell’ultimo weekend del mese, cioè fra sabato 26 e domenica 27, le lancette degli orologi si sposteranno di un’ora in avanti. Il sole tramonterà un’ora più tardi e questo consentirà una maggiore disponibilità della luce naturale. L’ora legale, infatti, è stata istituita proprio per sfruttare maggiormente l’energia solare e, di conseguenza, risparmiare sulle bollette. Le lancette torneranno al loro posto domenica 30 Ottobre 2016. Nonostante le giornate che si allungano siano per molti un sollievo, alcuni di noi impiegano molto tempo ad abituarsi al cambiamento di orario, ed affermano di sentirsi “scombussolati” anche settimane. Sarà vero? Secondo la scienza esisterebbero ben cinque disturbi associati al cambio di ora: disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, stress cardiaco, stress psicologico e, addirittura, incidenti alla guida.
Uno studio su Neuroscience Letters ha evidenziato che l’impatto dell’ora legale sul nostro organismo è dovuto al ritmo circadiano, cioè l’orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo; la melatonina, una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio favorendo quindi il sonno, e, se la luce dura più a lungo l’organismo si confonde e tarda a raggiungere la modalità “riposo”. Meno sonno dunque perdita di concentrazione, come rivela un altro studio, questa volta sul Journal of Applied Psychology, che dimostra come con l’ora legale ci sia un aumento della quantità di tempo “perso” in attività poco produttive.
Nella prima settimana di ora legale, inoltre, si riscontra un picco di attacchi di cuore: l’ora persa, forse, aggiunge stress a stress, e aumenta per le persone a rischio le probabilità di incorrere in un attacco. Uno studio condotto in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di ora legale: secondo i ricercatori anche un piccolo cambiamento nei ritmi cronobiologici può portare a effetti devastanti nelle persone più vulnerabili. Inoltre, il lunedì in cui l’ora legale entra in vigore generalmente si registrano numerosi incidenti mortali alla guida, probabilmente perché c’è più gente assonnata e distratta.
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