Si è visto di tutto ieri in occasione del super G femminile in programma a Soldeu nel principato di Andorra. Innanzitutto, e questa è cosa lieta, la prima vittoria di Federica Brignone nella disciplina, cosa importantissima e che rende ancora più chiari gli errori fatti nella gestione di questa atleta nel passato: troppo tardi si è deciso di farla gareggiare in questa disciplina ed ancora non lo sta facendo con regolarità…bah!
Cosa assai meno lieta è stato l’infortunio patito dalla Vonn che metterà probabilmente fine alla sua stagione anche se non è ancora chiaro.

Ciò che si è visto ieri è sconcertante. Dato che non ci piace fare i saputelli riportiamo le testuali parole del tecnico delle azzurre Alberto Ghezze pronunciate ieri prima della gara: “Purtroppo devo dire che l’organizzazione locale ha sbagliato i tempi di intervento sulla pista. I 15 cm di neve caduti in pista erano stati tolti, ma bisognava togliere i riporti sui lati e si sarebbe potuto partire regolarmente alle ore 10.30, senza dover spostare la partenza di tre ore, se si fosse iniziato a lavorare per tempo. In questo momento non nevica più e la visibilità è buona. Ho paura che poi magari alle ore 13.30 se torna la neve non si possa più partire, visto che non è possibile spostare ulteriormente la partenza”.
Infatti, aggiungiamo noi, era previsto un peggioramento delle condizioni meteo proprio sul finire della mattinata. Risultato? Le atlete hanno sciato sotto una fitta nevicata con non buone condizioni di visibilità e su neve fresca e la Vonn che in pista è quasi sempre la più veloce ci ha rimesso le penne. L’assurda decisione è arrivata per motivi di palinsesto televisivo e non per garantire la regolarità della gara che infatti non c’è stata e nè per garantire la sicurezza delle sciatrici: invece di ritardare la partenza di mezz’ora la si è fatta slittare di tre ore… bravi, bravissimi.

Almeno le azzurre ieri hanno approfittato della situazione: partite quasi tutte con pettorali bassi hanno usufruito di condizioni di pista migliori di altre atlete, soprattutto delle più quotate. La Vonn partita col 16, quindi come prima nel gruppo di merito, si è infortunata e nel periodo di interruzione della gara la fittissima nevicata ha continuato la sua opera: di quelle scese dopo di lei solo la Rebensburg ha fatto bene piazzandosi in settima posizione. Le italiane oltre alla vittoria di Federica Brignone portano a casa un quarto, quinto e sesto tempo con Goggia, Fanchini Elena e Schnarf. Poi Elena Curtoni 10a, Francesca Marsaglia  15a, Nadia Fanchini 19a e Daniela Merighetti 21a.
Ovviamente se già con l’infortunio di Svindal in lotta contro Hirscher, la Coppa del Mondo di sci alpino aveva perso uno dei due protagonista maschili lasciando la sfera di cristallo in mano all’austriaco per mancanza di avversari, ora abbiamo perso (probabilmente) una delle due protagoniste dello sci alpino in rosa e se è davvero così possiamo dire già da oggi che l’elvetica Lara Gut sarà la nuova campionessa del mondo. Insomma è proprio il caso di dire: un finale al cardiopalma! Su quattro mesi scarsi di durata della stagione si sanno già i nomi dei vincitori con quasi un mese di anticipo…niente male! Tutti incollati davanti alla TV eh, gli infortuni, ormai quasi l’unica variabile in ballo, sono dietro l’angolo! Stamane sono in programma la combinata alpina per le donne e lo slalom gigante per gli uomini.

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