Pane quotidiano, Augias lascia il posto alla De Gregorio

Aria di cultura in televisione. Dal 23 settembre Rai Tre manda in onda “Pane Quotidiano”, un programma che mira a diffondere opere italiane di rilevanza sociale.

Sostenuta da idee chiare, la trasmissione si presenta con queste parole: «la cultura, la storia, i libri cambiano il nostro paese. Ogni giorno proveremo a leggere i fatti da angolazioni diverse». Attraverso interviste, video clip e interventi degli studenti in studio, “Pane quotidiano” racconta in venti minuti storie che vale la pena conoscere e di cui, collegandosi al titolo, ne avremmo bisogno ogni giorno.

«Il paese del non fare e del non far fare», la regista Costanza Quatriglio presenta il suo film “Con il fiato sospeso” comunicando non soltanto l’originalità del tema affrontato, cioè l’inquinamento di alcuni laboratori italiani, ma soprattutto le difficoltà incontrate nel realizzare l’opera. Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo parlano di come è cambiata in Italia la criminalità, dedita oggi all’individualismo, mentre il professore Piergiorgio Odifreddi espone il suo libro, una riflessione sul rapporto scienza e fede, entrambe alla ricerca della verità assoluta. “Pane quotidiano” ci mostra quello spiraglio di luce, la tenacia di alcuni italiani nel portare avanti il loro pensiero e la ricchezza delle loro opere, la maggior parte delle quali al di fuori dei circuiti più commerciali. Dalla cultura alla riflessione. A mostrarci la situazione del nostro paese grazie all’arte è la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio, al suo primo programma televisivo. Con questo programma Rai Tre si conferma la rete della cultura, dando spazio, sia alle 12:45 che alle 20:35, alla creatività e alla scrittura. «Sono nell’ambiente da anni, ho pubblicato con molte case editrici. La nostra linea guida sarà sempre e solo la qualità di ciò che si pubblica», ha spiegato la De Gregorio. Qualità testimoniata dai nomi degli ospiti delle prossime puntate, da Uto Ughi a Vinicio Capossela, da Gianfranco Rosi a Emma Dante. La cultura è e deve essere un “padre nostro laico”. Ultimamente si è immersi da trasmissioni di cucina e l’ex direttore de L’Unità ammette l’esigenza di «tornare a curare il campo della cultura e della conoscenza. Chi legge cammina in un campo coltivato da altri ma ne raccoglie i frutti. Io non sono d’accordo con chi dice che con la cultura non si mangia, in un paese come l’Italia che ha questo come risorsa, un giacimento di storia incommensurabile che è una straordinaria occasione di crescita, di cultura, di economia. Ed è singolare che non sia il fondamento di tutta la nostra economia».

L’idea è quella di alimentare soprattutto la curiosità dei giovani, attraverso i loro gusti e il loro linguaggio. Non a caso l’unico pubblico presente è under 30. La forte presenza femminile nelle quinte del programma accresce inoltre i pregi di “Pane quotidiano”: oltre alle idee di Vladimiro Polchi, intervengono la supervisione di Chiara Grigoletto e la regia di Carlotta Riccio Cobucci. Corrado Augias, ospite della prima puntata, può dunque ritenersi soddisfatto per aver lasciato il posto delle sue “Storie” a questa nuova e riuscita redazione, a cui ha lasciato in eredità la celebrazione della cultura.

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