FMI: crisi economica, la ripresa rallenta

Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), guidato da Christine Lagarde, lancia un allarme mondiale. L’economia mondiale è al momento «molto vulnerabile» a causa del rallentamento della crescita, del crollo del prezzo del petrolio, dei conflitti geopolitici e delle turbolenze sui mercati. I rischi al ribasso sull’economia sono causati anche dal rallentamento della Cina e dei mercati emergenti, dalla volatilità e il rafforzamento del dollaro. c’è la paura del ritorno di una nuova crisi economica mondiale.

L’ Fmi, nel documento odierno intitolato “Global Prospects and Policy Challenges” che presenterà al G20 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali che si terrà a Shanghai, in Cina, il 26 e 27 febbraio, afferma che la crescita globale si è “indebolita ulteriormente” fra le turbolenze finanziarie e il calo dei prezzi degli asset. In aggiunta, il Fmi, afferma che “il G20 dovrebbe considerare un nuovo meccanismo per contenere shock di origine non economica, quali il flusso dei rifugiati, il terrorismo e le epidemie globali”. Secondo il Fmi, riguardo alla ripresa nell’area euro, procede in modo graduale, in parte sostenuta dai più bassi prezzi del petrolio e nonostante il rallentamento delle esportazioni. Aggiunge anche che l’elevata disoccupazione e i bassi investimenti continuano a pesare sulla crescita. L’istituto ribadisce anche che nell’area euro i Paesi come la Germania, che hanno spazio di manovra da un punto di vista fiscale, “dovrebbero fare di più per sostenere la crescita attraverso per esempio investimenti in infrastrutture”.

L’Fmi suggerisce, per non ripiombare in una nuova crisi economica mondiale, alle banche centrali di mantenere una politica monetaria accomodante ma da ulteriori avvertimenti: “per evitare un eccessivo affidamento sulle politiche monetarie, politiche fiscali di breve termine dovrebbero sostenere la ripresa ove opportuno, posto che ci sia spazio di manovra fiscale, concentrandosi sugli investimenti”. L’ Fmi, alla fine, invita la comunità mondiale a sostenere le economie più colpite dai recenti shock finanziari e che si ritrovano in serie difficoltà, trascinando con se l’intera economia globale.

 

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