Mamma li turchi! Via al III Film Festival turco di Roma
Si è aperta ieri stasera alla Multisala Barberini la terza edizione del Film festival turco di Roma, con Ferzan Ozpetek presidente onorario, che ci condurrà in un viaggio nell’attualità cinematografica della Turchia.
“Spero che questa manifestazione ci aiuti ad avere uno sguardo più attento in un periodo in cui abbiamo il dovere e la possibilità di ascoltare le storie di quelli che vivono sull’altra costa”, si augura il regista Italo-turco durante la conferenza stampa di presentazione. 15 le pellicole presentate durante i 3 giorni di festival, che ricordiamo essere ad ingresso gratuito. I primi 3 film appartengono alla sezione In memoriam, che vuole rendere Omaggio a Yilmaz Guney, un regista e scrittore molto discusso per aver rappresentato nei suoi film degli anni 60 la Turchia vera, quella del realismo sociale. Un vero e proprio pioniere del cinema turco in un’epoca in cui mettere in scena Lasperanza dei ragazzi delle periferie , o “la preoccupazione” dei generali golpisti , L’amico dei poveri, piuttosto che “la strada” di coloro che sognano un futuro più bello, si finiva ad essere esclusi dalla società. Proprio come é successo a Yilmaz Guney, meglio conosciuto come “Il re brutto” e che Ozpetek è onorato di presentare in quanto i nuovi registi turchi, ed egli stesso, gli devono tutto.
Per la categoria “il nuovo cinema turco”: Il Ciclo di Daervis Zaim, che ci regala uno spaccato della vita quotidiana del popolo dell’Anatolia, Il tempo presente della regista Belmin Soylemez, Jin di Reha Erdem, che ci racconta il coraggio di una giovane pronta a tutto per realizzare i propri sogni e Senza radici di Deniz Akacy, la storia di una famiglia distrutta a causa di un lutto. {ads1} Non solo cinema “impegnato”: il festival ci ricorda che anche i turchi hanno il senso dell’umorismo e ci propone due commedie dal titolo Ahimè ahimè 2, di Hakan Algul e La Signora Governo, divertente storia di una donna analfabeta posta alla guida di un villaggio, per la regia di Sermiyan Midyat. Non meno degni di nota i 5 cortometraggi proposti per questa terza edizione del festival: Il Vapore di AbdurrahmanOner, La fine dell’Universo di Eli Kasavi, Musa di Serhat Karaaslan, Sala da Riposo di Hakan Burcuoglu e Senza Memoria di Sukriye Aslan. {ads1} Presente alla conferenza anche l’ambasciatore turco a Roma Hakki Akil, che ricorda quanto questo festival, diventato ormai una tradizione, evidenzi ogni anno di più le relazioni distese e pacifiche tra l’Italia e la Turchia. “Non solo questo evento promuove la cultura turca ma permette all’industria cinematografica di acquisire ogni anno nuove fette del mercato italiano”, afferma Akil. Prende la parola anche la Presidente del Festival Serap Engin: “Per poter realizzare questo festival abbiamo ricevuto il sostegno da parte di molte enti e associazioni importanti, a partire dal Ministero della cultura e turismo in Turchia e l’Ambasciatore della Repubblica di Turchia a Roma. E naturalmente Ferzan Ozpetek, senza il quale questo festival non si sarebbe potuto realizzare”, ricorda la Engin. Ieri sera è stato proiettato in anteprima il film Il freddo, del regista Ugur Yucel, pellicola che ha scaturito un grande interesse nella sezione “Panorama” al 63mo festival di Berlino. Da oggi e per tutto il weekend saranno proiettati film e cortometraggi a partire dalle ore 15 fino alle 22. Non perdeteveli!