Gli uomini vengono da marte, le donne da venere. Parola di Paolo Migone
Il Sistina è tornato! Il teatro più rinomato della Capitale riapre le porte al suo pubblico con 3 serate all’insegna della comicità di Paolo Migone. Il livornese, volto arcinoto del carrozzone Zelig é arrivato a Roma con lo spettacolo Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, tratto dall’omonimo romanzo di John Gray.
Il comico, meglio noto come “l’uomo cinico dall’occhio nero e il camice bianco”, cercherà di analizzare la vita di coppia partendo da una semplice considerazione: l’uomo e la donna vengono da due pianeti differenti e per questo hanno due modi diversi di pensare, di parlare, di amare. Lasciati sul pianeta Zelig i panni che lo hanno da sempre contraddistinto e indossando un papillon rosso su camicia bianca più adatto al pubblico del Sistina, il comico ci condurrà alla scoperta di due mondi diametralmente opposti: Marte e Venere. Con il suo accento toscano e con la precisione di uno specialista della coppia, Migone analizzerà le varie problematiche che affrontano marziani e venusiane superata la fase dell’innamoramento. Rifacendosi ai dettami dell’autore che ha venduto più di 6 milioni di copie, assumerà ora il ruolo di professore, dotato di lavagna e bacchetta, ora quello di cinquantenne coniugato per spiegare, ad esempio, che maschio è uguale a “competenza” e femmina a “relazione”. {ads1} Con una sceneggiatura semplice ma essenziale e con un uso sapiente delle luci e del sonoro, constateremo, una volta di più che la “sequenzialità” è tipica dell’uomo, il quale “ragiona a compartimenti stagni, come se per ogni azione dovesse aprire delle pratiche diverse”, mentre la “poli-funzionalità” è caratteristica inespugnabile della donna. “Solo una moglie riesce a riordinare casa, mentre sta seguendo il figlio nei compiti a casa e contemporaneamente prepara la cena”, afferma Migone, strappando risate anche tra il pubblico femminile. Ecco che con esempi calzanti e esposti con dovizia di particolari, il comico porterà la sua esperienza di uomo sposato che quotidianamente si deve rapportare con un essere umano che pensa, ragiona, vive in modo lontano anni luce dal suo, pur abitando lo stesso pianeta. Ci sarà da ridere a crepapelle con le imitazioni di sua moglie mentre telefona per ore alla madre di sera, distraendolo dalla partita in tv o ancora con le fedelissime riproduzioni dell’uomo alla guida o che è concentrato nella lettura della Gazzetta dello sport. Perché in fondo ai mariti interessa solo staccare la spina dai problemi accumulati durante la giornata, mentre la donna non farebbe altro che parlare dei problemi , riversando sul partner tutte le proprie ansie e dubbi; ma senza attendersi in cambio una soluzione a questi problemi. Le donne chiedono comprensione mentre i maschi fiducia e apprezzamento. E se ne potrebbero fare mille di esempi, tratti dal libro di piuttosto che dalla vita di tutti i giorni. Non serve essere “guru” della coppia per capire che, imparando a riconoscere ed apprezzare le proprie differenze, magari ridendoci sopra, tutto diventa più facile. Paolo Migone con i suoi capelli scarmigliati e il pessimismo che da sempre lo contraddistinguono sarà al Te Sistina fino a mercoledì 25 settembre per farci sorridere oltre che riflettere sulla vita di coppia . Uno spettacolo imperdibile e adatto a tutti, accoppiati e non.