Scuola: questionario omofobo, la denuncia di Uds e Omphalos
Un questionario in classe si trasforma in omofobia. È quanto è successo in un liceo classico di Perugia, dove durante l’ora di religione l’insegnate ha consegnato e chiesto agli alunni di compilare un questionario in cui dovevano attribuire un valore da 0 a 10 alle principali colpe che un uomo può commettere. Fin qui sembrerebbe tutto normale, se non fosse che tra il lungo elenco delle ‘colpe, tra ‘fare la guerra’ e ‘l’omicidio’, figuri anche l’omosessualità, insieme con ‘infettare con l’AIDS’ e ‘metodi contraccettivi’.
Dopo le dichiarazioni fatte da Papa Francesco che bisogna accogliere gli omosessuali e i divorziati che voglio riavvicinarsi alla Chiesa e soprattutto dopo l’approvazione alla Camera sulla legge contro l’omofobia, ecco un episodio che fa discutere. La denuncia è partita dagli stessi alunni della scuola che si sono rivolti all’associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia. Il co-presidente della Onlus Emidio Albertini ha commentato l’accaduto, in una nota: << Vogliamo denunciare con forza quanto accaduto al Liceo Classico Mariotti che in una scuola pubblica si propinino simili esercitazioni, con evidente impatto nella sfera psico-emotiva degli alunni è veramente sbalorditivo; mentre le cronache ci raccontano tanti casi di giovani ragazzi omosessuali, che arrivano al suicidio perché si sentono soli, emarginati e derisi dai propri compagni, la scuola si mostra spesso carente nel fornire garanzia di inclusione a qualunque individuo nel gruppo classe, mancando inevitabilmente l’obiettivo fondamentale di disperdere atti di bullismo e discriminazione. Di certo, la richiesta di esprimere un voto alla ‘colpa’ di essere omosessuali, all’utilizzo del preservativo o ai rapporti prematrimoniali contribuisce ad allontanare i ragazzi da una scoperta di sé e dell’altro civile e responsabile >>. Albertini continua anche chiedendosi come nel 2013 ancora ci siano episodi del genere e spera soprattutto nell’intervento del dirigente scolastico e in un richiamo all’insegnante incriminato. La Omphalos, comunque, non ha perso tempo e ha inoltrato una denuncia all’ufficio nazionale Antidiscriminazione del ministero delle Pari Opportunità e chiedono, inoltre, l’intervento e una presa di posizione da parte della Regione Umbria.
{ads1}
Il sindacato Unione degli studenti si è schierato subito a favore dell’associazione, dichiarando inaccettabile che un questionario di quel tipo venga diffuso in una scuola e notando anche uno ‘scavalcamento della laicità’ per quanto riguarda la questione del divorzio. << Il reale allarme su cui deve far riflettere l’episodio è il modo in cui si affronta il tema dell’omosessualità, considerata una colpa. In una scuola non si dovrebbe educare a discriminare, isolare e a considerare colpevole chi ha un differente orientamento sessuale. Bisognerebbe invece promuovere una cultura del rispetto reciproco e valorizzazione delle differenze, di qualsiasi tipo esse siano: origine, religione, sesso, orientamenti sessuali >>, si legge nella nota dell’Uds, che chiede anche un intervento immediato da parte del Ministero.
Fonti: Agi, Unione degli studenti, Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia
di Flavia Donati