Adozioni escluse da bonus bebé: incentivo a natalità o discriminazione?
Continua la polemica su adozioni e bonus bebé, dopo che in regione Lombardia la giunta di Roberto Maroni ha deciso di escludere le famiglie adottive dal benefit. Scelta motivata dal fatto che il bonus bebé sia un sostegno dedicato alla natalità, non alla famiglia, e vedrebbe quindi escluso chi decidesse di adottare un figlio. Immediata è stata la replica del Pd: “Maroni offende tutte le famiglie adottive della Lombardia. Nelle sue brutte parole si sente l’eco sinistra della repulsione per chi è straniero, anche se in fasce e bisognoso del calore e della protezione di una famiglia.” Ha commentato la vicepresidente del consiglio regionale Sara Valmaggi, aggiungendo che “Purtroppo si dimostra ancora una volta che la partecipazione al Family Day è stata solo una bandiera con cui Maroni si copre per nascondere l’assenza di politiche vere per le famiglie lombarde.”
Il Pd lombardo ha reagito annunciando la presentazione di una mozione per chiedere l’estensione del bonus bebè alle coppie adottive, ma anche l’ampliamento di tutte le misure regionali a sostegno delle famiglie. Dal centro destra arriva invece la replica dell’assessore al reddito di autonomia e inclusione sociale Giulio Gallera (Fi): “Il bonus bebè è una misura che abbiamo messo in campo a sostegno della natalità, quindi è evidente che i destinatari fossero le persone che si trovavano nella condizione di aspettare un bambino e che per questo avessero delle difficoltà economiche. Chi adotta un bambino – spiega Gallera – viene valutato dai tribunali perché ha una capacità economica di far fronte alle necessità di quest’ultimo. Chi adotta lo fa consapevole del fatto che ha la possibilità di mantenerlo”.
Ma quello che Gallera forse dimentica è che la scelta di adottare un figlio comporta notoriamente un iter burocratico ed economico già molto difficoltoso di per sé, e che in quest’ottica la decisione della giunta assomiglia molto a una discriminazione ingiustificata. L’assessore ha concluso la sua dichiarazione giudicando la polemica “paradossale” e assicurando che c’è ampia disponibilità a discutere sul tema. A dare il via alle polemiche è stata la denuncia nei giorni scorsi del Nuovo Centro Destra, che nella figura del capogruppo Angelo Capelli ha fatto sapere ieri che “dal Presidente Maroni, è arrivata la più ampia disponibilità a individuare il sostegno più opportuno per queste famiglie, da avviare già dalle prossime misure del reddito di autonomia.”
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Twitter: @JoelleVanDyne_