Piero della Francesca: il genio a Forlì

Piero della Francesca, il grande maestro della pittura del ‘400, sarà protagonista di una grandiosa

mostra-evento dal 13 febbraio al 26 giugno ai Musei San Domenico di Forlì .

Le sue affascinanti opere, mirabilmente sospese tra arte e geometria, tra razionalità ed estetica,

intessute di un complesso sistema di significati in cui si ritrovano complesse questioni teologiche,

filosofiche e d’attualità, saranno per la prima volta raccolte in una mostra a lui dedicata, che si preannuncia la mostra dell’anno, perchè ne celebra il genio e l’influenza che lo stesso ebbe poi nei secoli successivi.

Il ministro per le Riforme e dei Rapporti col parlamento del Governo Renzi, Maria Elena Boschi, ha inaugurato ufficialmente la mostra ieri.

Realizzata sotto la direzione generale di Gianfranco Brunelli,coordinatore delle grandi mostre di Forlì, questa straordinaria mostra su Piero della Francesca riunisce un vasta collezione delle opere del pittore rinascimentale, in un progetto molto audace: da una parte perchè le opere Di Piero della Francesca, grande maestro dell’ affresco, sono rare ed in larga misura proprio affreschi (per loro natura intrasportabili) e qui si invece riesce straordinariamente a riunire un insieme significativo di dipinti che rappresentano la grandezza del pittore aretino ma sopratutto perchè questa esposizione, riunisce insieme ai fantastici capolavori di Piero della Francesca la produzione di altri grandi del Rinascimento suoi contemporanei e crea con essi un dialogo ed un confronto. Antonello da Messina,Domenico Veneziano, Beato Angelico, Paolo Uccello, Andrea del Castagno ed altri saranno esposti al San Domenico a Forlì per l’ occasione a testimoniare il profondo influsso di Piero della Francesca sui suoi contemporanei.

Ma cosa ancor più importante, questa mostra è straordinaria nel documentare ed indagare quanto grande fu il peso di Piero della Francesca su tutta la pittura che dall’ 800 in poi, dopo un periodo di oblio, lo riscoprirà e ne rimarrà profondamente segnata.

A partire dai preraffaelliti si ravvedono echi “pierodellafranceschiani” nelle opere di pittori come Telemaco Signorini, Francesco Saverio Altamura e  tutti i Macchiaioli in Italia, o sugli Impressionisti come Edgar Degas (in particolare che ne riprende i geometrismi) o Georges Seurat, Signac e Cezanne in Francia,di cui potrete ammirare alcune loro opere.

Il percorso espositivo si arricchisce quindi anche di assoluti capolavori del ‘900 di Giorgio Morandi, Virgilio Guidi, Edita Broglio, Semeghini, De Chirico, Carrà e Sironi fino a giungere a Le Courbusier, Balthus (di cui è possibile vedere il “Sogno di una notte di mezza estate”) ed Hopper (presente con le due opere:”Approaching a City” e “Manhattan Bridge Loop”), i quali con le loro opere proiettano l’immenso esempio del grande pittore toscano nella modernità e vanno a concludere questa incredibile carellata di capolavori che rendono questa mostra assolutamente imperdibile per gli appassionati.