Alessandra Mortelliti diventa “famosa” al Barnum SeminTeatro
FAMOSA
di e con Alessandra Mortelliti
supervisione alla regia Rocco Mortelliti
luci Luigi Biondi
musiche Paola Ghigo
produzione Associazione Culturale 15 Lune
Con il patrocinio di MIT – Movimento Identità Transessuale
Finalista concorso letterario PER VOCE SOLA 2010
Edito da Nero su Bianco edizioni
Il 5 e il 6 febbraio al Barnum SeminTeatro, Famosa, di e con Alessandra Mortelliti.
Rocco Fiorella è un ragazzino di quindici anni cresciuto nelle provincia ciociara più sperduta. Nato nella convinzione di essere una ragazza mancata a causa di un “errore genitale”, ha un unico grande sogno: diventare famosa.
Le sue giornate trascorrono faticosamente tra gli insulti dei paesani, le botte del padre che non accetta un figlio “invertito” e “ritardato”, le crisi isteriche di una madre posseduta dal demonio, l’ostilità di insegnanti e compagni di scuola, il lavoro al supermercato. Il suo principale rifugio, la televisione e quei programmi che ti danno la possibilità di “diventare qualcuno”. Ed è per questo che ogni giorno, contro tutto e tutti, chiuso nella solitudine della sua stanza, prova e riprova incessantemente balletti da lui stesso coreografati, interpreta canzoni pop, ricerca parrucche “divine” e scarpe “zeppate” per essere sempre al meglio, in attesa della grande occasione, che prima o poi, ne è convinto, arriverà. E proprio quando per il ragazzino non sembrano più esserci speranze di fuggire dal paese “merdoso”, ecco l’annuncio in televisione: a Cinecittà, aperte le selezioni di cantanti, attori e ballerini. Rocco non ha dubbi: è questa l’occasione che stava aspettando da anni. Da questo momento inizia la sua avventura, il suo viaggio carico di speranza che lo porterà a Roma. Qui sarà costretto a scontrarsi con una realtà ancora più ostile e spietata, in cui il suo essere “diverso” scatenerà, suo malgrado, un escalation di violenza.
Un testo che è arrivato finalista al Premio Letterario “Per voce sola” 2010, novità assoluta nel panorama culturale italiano.
“Il monologo di Alessandra Mortelliti (bellissimi anche la regia e l’uso delle luci), … è uno dei più belli ed emozionanti visti in questa stagione teatrale. Una vera chicca, da non perdere”. (Corriere dello Spettacolo, 2015)