DDL Cirinnà, al via i lavori parlamentari
Il ddl Cirinnà ha iniziato il suo iter parlamentare ieri, in Senato. Superata la questione sulle pregiudiziali di costituzionalità e le richieste di sospensione con rinvio in commissione, ora si passa alla discussione alla Camera dove la Lega ha mantenuto solo 500 emendamenti rispetto ai minacciati 5000 con la promessa del ritiro del “canguro”, vale a dire il salto a piè pari della discussione degli emendamenti stessi.
All’interno della stessa maggioranza ci sono voci contrarie, vedi Alfano, sopratutto sulla questione della stepchild adoption, vale a dire la possibilità di adozione di un membro della coppia del figlio naturale dell’altro membro. La componente cattolica del Pd e lo stesso Ncd restano contrari ma si potrebbe comunque ottenere una maggioranza trasversale grazie ai Cinque Stelle, che hanno assicurato il loro sostegno, ed anche ad alcuni isolati elementi di Forza Italia.
Nelle scorse settimane le piazze dell’una e l’altra fazione hanno manifestato – prima lo #SvegliaItalia a sostegno del ddl Cirinnà, e sabato scorso il “Family Day” – con conseguente balletto di cifre sui partecipanti, probabilmente gonfiate in entrambe le occasioni. Si fa una certa confusione riguardo i contenuti della Legge, che, ad esempio, non prevede affatto il cosiddetto “utero in affitto”, o maternità surrogata, che resterebbe proibito in Italia. C’è stata la richiesta di renderlo reato anche se avvenuto all’estero, ma è evidentemente impraticabile come strada proprio dal punto di vista giuridico; sarebbe un po’ come arrestare coloro che si recano in paesi dove è consentito l’uso di canapa indiana per consumarla! Va anche ricordato che il ddl non riguarda solo le coppie omosessuali, ma tutte le coppie che decidono di non sposarsi ma di vivere insieme. Quindi consentire, ad esempio, ad uno dei due conviventi, di assistere l’altro in caso di malattia. L’Italia resta uno dei pochi paesi occidentali a non avere ancora una legge in materia proprio a causa della forte resistenza da parte della componente cattolica a qualunque apertura al riguardo.