“Grillo vs Grillo”: il ritorno di Beppe a teatro

Beppe Grillo ritorna sul palcoscenico. Lo fa al Linear Ciak di Milano in occasione del suo nuovo show, “Grillo vs Grillo”, che ha registrato quasi il tutto esaurito (1950 biglietti venduti su 2000). Il cofondatore “dell’unico vero partito in Italia”, che si è premurato di rassicurare il pubblico sul fatto di aver sempre odiato i leader, dichiara di aver convissuto per “5 anni con un dualismo dentro, binario, con personalità del comico e del politico” e quindi deve purgarsi “di questa dicotomia, per analizzare la realtà”.

Camminando tra il pubblico ed interagendo con lo stesso, il comico genovese ha attaccato ancora una volta le aziende automobilistiche ricordando i circa 6 milioni di morti che le vetture causano nel mondo, ma l’argomento principe dello spettacolo è stato il lavoro: “Sta sparendo il lavoro salariato, chi pagherà cosa oggi si produce? Se non mettiamo subito un reddito minino incondizionato, sparirà chi compra”. Grillo inoltre afferma che “è sparita la classe media. Il sogno è di avere un reddito universale senza condizioni. Come troviamo i soldi?”. La soluzione ci sarebbe: “Togliamo tutte le tasse sul lavoro, teniamo solo l’Iva sui consumi al 50%”.

Non è mancata poi una velata e sottile ironia sul Movimento 5 Stelle: “Il Movimento 5 Stelle è un grande, grandissimo movimento, è la grande arca di Noè, siamo l’arca dei grandi disadattati. Voglio la libertà, basta grillini. I parlamentari? Sono rimasti in tre ma va bene “. E dopo un’alternanza di barzellette, prediche, battute, ricordi e profezie rigorosamente catastrofiche, il comico-politico conclude lo spettacolo dicendo: “Non sono andato via, sono lì, sento, osservo e guardo, dobbiamo cambiarlo questo Paese e ognuno di voi deve fare la propria parte”.

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