Allarme inquinamento e siccità; allerta del Pm10

Il grave problema dell’inquinamento torna a far discutere. Aumenta il livello di inquinamento, sembrerebbe addirittura che non ci siano piogge in questo periodo di gennaio, come ad agosto del 2015 ed il pericolo siccità è altissimo. Legambiente ha stilato un report intitolato Mal’Aria, dove ha fatto notare come i livelli di Pm10, ovvero le polveri sottili presenti nell’aria, sia alle stelle.

Delle 90 città monitorate, le peggiori sono risultate quelle delle Pianura Padana, mentre per quanto riguarda il Lazio, la città che ha sforato di ben 115 volte nell’ultimo anno il limite massimo consentito è stata Frosinone, con un livello di inquinamento e di polveri sottili al limite. Ciò che preoccupa maggiormente è, inoltre, la siccità, dovuta all’assenza di precipitazioni, che oltre ad innalzare il livello di Pm 10, ha creato moltissimi disagi a molti contadini di gran parte dell’Italia. Non bastano le targhe alterne che stanno interessando nelle giornate festive la capitale, perché dopo una breve tregua del mese passato, dove l’inquinamento delle città era sceso sotto la soglia massima, sono bastate due settimane di siccità per destare allarme nelle politiche ambientali.

Per quanto riguarda la capitale, nonostante il blocco ecologico, sono state già otto le giornate di questo nuovo anno che hanno superato i limiti possibili, nelle zone di Tiburtina e Cinecittà, dove il pm10 è nuovamente salito. Sul sito Muoversi in Città è possibile avere un quadro della situazione ecologica. Aumentano, oltre allo smog, anche le multe per i veicoli non ecologici, che ammontano a circa 164 euro, cifra che ogni trasgressore deve pagare. Inoltre, la mancanza di precipitazioni ha portato all’asciugarsi dei letti dei fiumi; il Po, infatti, ha registrato livelli idrometrici inferiori di due metri, rispetto allo stesso periodo del 2015. Le precipitazioni, nel mese di dicembre 2015, sono state il 91% in meno, rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Dunque, bisognerebbe dare maggior importanza alle politiche ambientali e non bisogna sottovalutare assolutamente l’allarme inquinamento.