Serie A al via, Juve in pole
E’ già tempo di Serie A, l’attesa è finita, si torna in campo per la prima giornata. La curiosità sta nel cercare di individuare la squadra che potrebbe porre fine al dominio della Juventus, vincitrice degli ultimi due scudetti. A oggi però la certezza è che i bianconeri si sono rinforzati molto con gli acquisti di Tevez, Llorente e Ogbonna, a fronte della cessione del solo Giaccherini (anche Quagliarella e Matri comunque hanno le valigie pronte)
Anche il tecnico Antonio Conte in conferenza stampa ha parlato di una Juve favorita. Difficile dargli torto, visto che i bianconeri hanno mantenuto l’ossatura vincente delle due passate stagioni rinforzandosi nel reparto più bisognoso, l’attacco. Dietro la Juve regna l’incertezza. Da non sottovalutare il Milan, che non ha acquistato molto (anche se Poli e Saponara sono due buoni giocatori) ma non ha neanche ceduto nessuno dei giocatori fondamentali, e soprattutto potrà disporre sin dall’inizio di Mario Balotelli.
Un’incognita è al momento il Napoli, non più di Mazzarri ma di Rafa Benitez, un tecnico vincente e di prestigio. Il Napoli ha dovuto incassare la partenza di Cavani, direzione Psg, ma ha acquistato al suo posto Higuain dal Real Madrid, un grande colpo. Qualche dubbio in più su Callejon, sempre prelevato dai Blancos, incuriosisce l’olandese Mertens, ma in difesa e a centrocampo con l’acquisto del solo Albiol a fronte della cessione di Campagnaro la coperta sembra ancora corta.
Chi a basi importanti ha aggiunto tasselli altrettanto importanti è la Fiorentina di Montella, che ha prelevato Mario Gomez dal Bayern Monaco. Il bomber tedesco farà coppia con Giuseppe Rossi, al rientro dopo due anni ai box per infortunio. Ottimi anche i colpi Joaquin e Ilicic, anche se a far da contraltare ci sono la partenza di Jovetic per Manchester, sponda City e quella probabile di Ljajic, che non sembra intenzionato a rinnovare il contratto in scadenza a giugno 2014. Montella avrà l’arduo compito di migliorare il quarto posto dell’anno scorso, ma la squadra c’è e l’entusiasmo è alle stelle. Unica pecca sulla carta è il portiere, con Neto che non convince del tutto.
L’Inter, dopo la peggior stagione dell’era Moratti, riparte da Walter Mazzarri in panchina, anche se la squadra a oggi è ancora incompleta e troppo leggera per lottare per i primi tre posti. Da non sottovalutare però il fatto che i nerazzurri non giocheranno le coppe europee.
Sullo stesso livello più o meno si assestano le romane. La Lazio ha sostanzialmente la squadra dell’anno passato, con gli stessi pregi e difetti, e un Lucas Biglia e un Felipe Anderson in più. Pesa sulla carta l’assenza di un vice Klose all’altezza. La Roma ha scelto per la panchina Rudi Garcia, ha ceduto Osvaldo e Marquinhos e ha preso Gervinho, pupillo del tecnico francese, Strootman, Maicon e Benatia. Nelle ultime ore sembrerebbe vicina anche la cessione di Lamela al Tottenham. Il bilancio ride, la squadra un po’ meno, anche se le premesse per far bene sembrano comunque esserci.
Per il resto il campionato si prospetta avvincente. Bisognerà vedere se l’Udinese riuscirà a stare a ridosso delle prime, se Cassano avrà l’ennesima rinascita a Parma, se le neopromosse Verona, Sassuolo e Livorno saranno all’altezza della massima serie, e ci saranno tutti i principali derby: Milano, Roma, Torino, Genova, Verona. Poi ci sono ancora due settimane di mercato. Insomma, lo spettacolo è assicurato.