AltaRoma 2016, tra favole d’haute couture e sentiti omaggi

Pizzi, piume, trasparenze e voluminosi strati di tulle ancora una volta protagonisti dei primi defilè di AltaRoma 2016, la fashion week romana più seguita dagli appassionati del settore e non solo. Tra i sontuosi salotti di Palazzo Ruspoli, a rompere il ghiaccio è stato Anton Giulio Grande che, il 29 gennaio, ha reso omaggio all’antica favola della Gatta Bianca (la vicenda narra delle peripezie di una principessa, trasformata da una fata in un felino, insieme a tutta la sua corte), attraverso sofisticati abiti bianchi e neri indossati dalle modelle, morbidamente adagiate su divanetti e letti a baldacchino ottocenteschi.

altaroma 2016
(PH. A. VIERO)

Balze a plissé, sottovesti intarsiate da pizzi e jais con spalline ricamate, gonne lavorate con smerli e frange l’hanno fatta da padrone, dando vita ad outfit unici e inimitabili che, come sottili rami intrecciati, hanno avvolto i corpi statuari delle seducenti indossatrici. A rievocare ulteriormente le atmosfere feline dell’antico racconto, un make up a regola d’arte, sapientemente ideato da Paolo Panczyk, e i gioielli Swarosvki sui toni del bianco e del nero, orecchini e girocolli che illuminavano i visi delle modelle, in un gioco di contrasti e di virtuosismi, dove l’arte e la sperimentazione ne escono vincitrici.

Decisamente molto più colorate le proposte di Antonella Rossi e di Giada Curti: la prima, giovane designer, ha presentato venerdì 29 gennaio una collezione S/S 2016 elegante e dalla forte impronta newyorkese, che gioca di contrasti di colore come il verde mela, il rosso acceso e il blu notte, mentre la seconda – anch’essa presente nel calendario delle sfilate di venerdì 29 – si è ispirata all’iconica figura della Marchesa Luisa Casati, amante di D’Annunzio e modello d’eccentricità e di originalità. Il risultato? Ventuno creazioni leggere e fluide, esibite in passerella, abiti impalpabili e variegati, trasparenti quanto basta per lasciar intravedere la pelle nuda delle modelle: un’alternativa accattivante e fresca, per le amanti degli outfit della bella stagione e non solo.

Ma AltaRoma 2016 non è solo gatte haute couture e bellezze iconiche: nella giornata della premiére di Zoolander 2 (sabato 30 gennaio, alle ore 21.00), ad incantare gli appassionati dell’alta moda ci ha pensato Greta Boldini che, con la sua collezione A/I 2016-2017, ha posto l’accento su una figura femminile determinata e curiosa, una Isabelle di The Dreamers di Bertolucci libera e indipendente. A far risaltare le caratteristiche della donna Boldini sono gli abiti stampati dal taglio lineare e simmetrico, arricchiti da materiali strutturati, che vanno dai rasi misti seta alle crêpes de chine per i look serali, passando per i tweed e le angore ricamate che compongono la maglieria.

Trasparenti o bordati di pizzo, colorati o con stampe, lunghi o corti che siano, gli abiti rimangono sempre il centro propulsore di ogni stilista di talento e di AltaRoma 2016, un evento che, ancora oggi, è considerato uno delle punte di diamante della Roma mondana.

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