Genova: operai Fiom e polizia dalla stessa parte

Genova, lungomare Canepa, in corso l’ennesima manifestazione degli operai dell’Ilva in protesta per la tutela dell’Accordo di programma siglato nel 2005 per la continuità produttiva e l’occupazione a fronte della chiusura dello stabilimento dell’Ilva. 400 mila metri quadri liberati per costruire nuove realtà industriali, ma sono trascorsi ormai più di dieci anni e nulla di nuovo pare essere sorto all’orizzonte. Ora che il Governo ha espresso la volontà di vendere l’Ilva, incluso lo stabilimento di Genova, la tensione aumenta, i lavoratori temono il dietro front e la violazione degli accordi stipulati nel lontano 2005.

La protesta, nel capoluogo ligure va avanti da giorni, la fabbrica è stata occupata, gli operai sfilano in strada accompagnati dai mezzi meccanici e tengono stretto lo striscione “pacta servanda sunt“, l’auspicio, è quello che all’incontro del 4 febbraio al Ministero dello Sviluppo partecipi anche un rappresentante del governo per assicurare la regolare prosecuzione dell’accordo. Ieri, durante un corteo, tra camionette, manganelli e caschi blu, succede qualcosa fuori dall’ordinario, un funzionario di polizia, vicequestore aggiunto di Genova, si toglie il casco e stringe la mano ad un gruppo di manifestanti, il vicequestore è una donna, Maria Teresa Canessa: “Togliermi il casco è stato un gesto istintivo, dopo lunghe ore di tensione con i manifestati, disagio, fatica, c’è stata una pausa, un momento di distensione, è stato a quel punto che mi è venuto spontaneo sfilarmi il casco e avvicinarmi per parlare a quattrocchi con questi lavoratori messi a dura prova”.

Fabiano Sterone , uno degli operai dell’ Ilva protagonisti dell’insolito accaduto, non nasconde la sua ammirazione: “una donna con le palle, le ho spiegato che ho moglie e una figlia di 15 anni, ho le bollette da pagare come tutti i colleghi accanto a me, e che il nostro obiettivo non era arrivare allo scontro, ma volevamo una risposta, quella che poi abbiamo avuto. E lei mi ha ascoltato.” Un gesto di solidarietà, un segnale straordinario di comprensione e comunione, tutti dalla stessa parte, coscienza e ragione con gli elmetti blu e gialli, ora sfilano “insieme”, e per gli operai arriva l’accordo sull’incontro del 4 febbraio, assicurata la presenza del sottosegretario dello Sviluppo Economico Simona Vicari.