Cannes: quei ladri gentiluomini di gioielli
A Cannes non poteva essere altrimenti. Il paradiso ‘du festival’ non avrebbe mai deluso le aspettative, neanche in questo caso. Le sue strade chiare e quell’architettura inconfondibile non potevano in nessun modo essere protagoniste di ladruncoli di strada senza un minimo di charme.
E invece Cannes si dimostra elegante e sopraffina anche in questo, si popola di notte di figure eteree, quasi invisibili che camminano ad un palmo da terra e puntano in alto, molto in alto, alla ricerca di bagliori che brillano di luce propria.
Sono i ladri gentiluomini in guanti bianchi, che sferrano colpi da fuoriclasse in una città stravagante, dal gusto eterno, in cui si respira da sempre quella brezza elitaria e certamente provenzale.
Il primo allarme scatta la scorsa settimana nell’hotel Carlton: una rapina a mano armata di pochi minuti, senza scene di panico o inginocchiamenti vari, questo mai a Cannes. Un uomo in guanti bianchi svaligia gioielli per un valore di oltre 100 milioni di euro nell’androne dell’esposizione Leviev, messa in mostra come consuetudine durante 30 giorni. E la tradizione a Cannes sembra garantire ogni volta un colpo migliore del precedente, collocandosi questo come il più grande furto nella storia di Francia, degno finalmente di quel presagio di Hitchcock di qualche anno fa. Poi, qualche giorno più tardi un colpo minore alla Croisette, nella rinomatissima orologeria Kronometry ad un passo dal festival. Quasi 3 milioni di euro di bottino con tanto di costernazione, un messaggio di scuse ai proprietari: <<Siamo desolati, ma la crisi ci disorienta>>.
Eppure, vista dall’interno, questa serie di incidenti costa cara all’immagine francese che per conto di Daniel Rémy, fondatore dell’impresa di sicurezza, si cercano le responsabilità di <<uno scandalo tanto grottesco>>. Ragion per cui, la prossima settimana si presenzierà ad un incontro tra sicurezza e grandi firme che insieme alla prefettura concorderanno ad un rinforzo massivo di vigilanza.
Ma per noi, quelli di oltralpe, quelli sempre più approssimativi degli altri, i ladri gentiluomini sono certamente all’altezza delle aspettative.
di Nicoletta Renzetti