Giorno della Memoria: la tv ricorda vincitori e vinti
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”, scriveva Primo Levi nelle pagine di Se questo è un uomo. E aveva ragione, poiché le coscienze di molti si sono oscurate e assistiamo ogni giorno a massacri e violenze, in questo preciso momento storico. Ma forse la conoscenza non basta più e per questo motivo toccherebbe sempre ricordare l’Olocausto, tenere a mente quanto è accaduto in un passato non troppo lontano da noi.
Come ogni anno, in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio), le reti televisive dedicano una parte della loro programmazione all’Olocausto. La serata del 26 gennaio comincerà con tre film proposti da tre canali diversi: Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola, sarà trasmesso su Iris alle 20.59. Il film parla di una famiglia ebrea obbligata a ospitare un comandante tedesco; senza i propri spazi, prigioniera ed estranea nella sua stessa casa, perde il controllo. Alle 23.30 su Canale 5 andrà in onda Il pianista di Roman Polanski: Wladyslaw Szpilman è un eccellente pianista che viene a conoscenza dell’invasione nazista della Polonia mentre suona Chopin per una registrazione radiofonica. Assisterà alla fine della sua famiglia, alla fine di tutto. Neanche il suo amato piano sarà più lo stesso. Poco dopo la mezzanotte, su Rai 2, La scelta di Sophie di Alan J. Pakula: Sophie (Meryl Streep) è una donna polacca che ha subito una terribile esperienza nel campo di concentramento ed è tormentata dalle ombre del suo passato.
Per quanto riguarda la programmazione del 27 gennaio, Rete 4 propone un film e due documentari: Naked Among Wolves – Il bambino nella valigia di Philipp Kadelbach, Senza via di scampo – La vera storia di Anna Frank di Paula Foce, e Memory of the Camps – Memoria dei campi del grande Alfred Hitchcock. Il primo titolo (già trasposto per il cinema nel 1963 da Frank Beyer) sarà trasmesso alle 21.15 e narra la storia di alcuni prigionieri del campo di concentramento di Buchenwald, che rischiano la vita per nascondere un bambino ebreo a poche settimane alla liberazione e, quindi, alla caduta di Hitler. Subito dopo, alle 23.32, sarà la volta del documentario La vera storia di Anna Frank. Ad emergere è un aspetto inedito della giovane autrice del diario più conosciuto del mondo; dal ritrovamento di alcune lettere di Otto Frank perse per settant’anni al racconto dei sopravvissuti della famiglia di Anna, nel documentario è presente un’altra voce, quella del maggiore Leonard Berney, uno dei liberatori di Bergen Belsen. La programmazione di Rete 4 in occasione della Memoria termina poi con la riproposizione del documentario Memoria dei campi: cinquanta minuti in bianco e nero che mostrano in presa diretta l’orrore dei lager. Questo documentario è stato dimenticato per sessanta lunghi anni negli archivi militari britannici. Ancora: in prima serata i film Jakob il bugiardo di Peter Kassovitz su La7d e Arrivederci ragazzi di Louis Malle su Rai Movie. E, inoltre, i documentari La poesia spezzata. Zuzanna Ginczanka e Shoah. I bambini hanno memoria su Rai Storia a partire dalle 21.34 e il film Conspiracy – Le origini della Shoah di Frank Pierson su Laeffe alle 22.50. Quest’ultimo è sull’agghiacciante decisione, presa nell’arco di poche ore, della distruzione, dell’annientamento di un intero popolo.
Nel Giorno della Memoria è un dovere commemorare sia le vittime che i sopravvissuti all’Olocausto. Persone che ebbero salva una vita che, però, fu compromessa inevitabilmente; privati di una casa, di una famiglia, della loro identità, portarono per sempre quel numero marchiato sulla loro pelle (e non solo). Bisogna ricordare e ricordare anche di non dimenticare. E concludiamo così, con la frase finale di Adam Stein, l’ebreo sopravvissuto protagonista del film Adam Resurrected: “Siamo tutti attori di una piece che sia il drammaturgo che il regista hanno abbandonato da tempo. Tuttavia, signore e signori, Meine Damen und Herren, Ladies and Gentlemen, far calare il sipario è impossibile. Lo spettacolo deve continuare”.