Unioni civili: lo scontro Alfano-Boldrini
Dibattito aperto sulle Unioni civili e su quel ddl Cirinnà tanto discusso e invocato in quasi cento piazze italiane, tutte in questi giorni tintesi di arcobaleno. Una settimana, quella che si apre, decisiva per il disegno di legge che legittimerà finalmente le coppie di fatto, come decisivo sarà l’accordo in Senato per raggiungere il quorum di 161 senatori richiesto. Discussione rimandata a Giovedì, nel frattempo però dal mondo politico emergono gli schieramenti. Chiara la posizione della presidente della Camera, Laura Boldrini: «Quando il partner muore ed il figlio resta solo, il partner ha il dovere di occuparsi del figlio. E’ quasi naturale che questo dovere si traduca in diritto» spiega schierandosi a favore della stepchild adoption. In netta controtendenza, invece, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha così commentato il ddl Cirinnà: « E’ un grave errore mettere insieme quelli che sono i diritti patrimoniali di due conviventi con il tema delle adozioni, perché così facendo si apre la porta a un’equiparazione con il matrimonio». Sulla stessa lunghezza d’onda Forza Italia che per bocca di Daniela Santanchè, chiarisce: «Le unioni civili, che non osteggiamo, sono ben altro rispetto a quello che la sinistra vorrebbe imporre. Ovvero un far west di regole che avrà un effetto detonatore sui nostri valori». Di tutt’altro avviso, come è giusto, Debora Serracchiani che, al Messaggero, spiega: «La legge sulle unioni civili non è più rinviabile» e « c’è la volontà di sciogliere con chiarezza il nodo emerso dal monito di Papa Francesco» aggiungendo « Nell’attuale testo si fanno dei riferimenti agli articoli del codice civile sul matrimonio per specificare diritti e doveri dei contraenti l’unione in relazione al patrimonio comune e altri dettagli».
@FedericaGubinel
Fonti: Repubblica, Huffington Post, Messaggero