Bologna, menù vegano nelle scuole ed è subito bufera
Secondo l’Ansa, a partire dal mese di febbraio, nelle mense scolastiche di Bologna verrà somministrato il menù vegano a tutti coloro che lo richiederanno. Ovviamente non saranno i bambini a farlo, ma i loro genitori, i quali si assumeranno la responsabilità delle proprie scelte. I genitori dei bambini dovranno firmare dei moduli che attesteranno la loro richiesta, la quale presumibilmente dovrà essere anche corredata da una dichiarazione medica firmata da un pediatra o dal medico di famiglia. Ma alcuni dicono che in realtà dovrebbe bastare il consenso dei genitori dei bambini, contestando la legittimità dell’ingerenza del personale medico in materia. Tanto per chiarire, sia i vegetariani che i vegani non mangiano né carne né pesce, ma la dieta vegana può essere considerata a ragione la più radicale tra le due, in quanto esclude tutto ciò che sia di origine animale (inclusi formaggi, uova, latte). E’ una scelta etica importante, una presa di coscienza. Il mondo medico già sembra essersi diviso in merito. Sono in molti a porsi delle domande, ma non è facile darsi delle risposte. Gli esseri umani sono onnivori o no? La cultura vegetariana e ancor più quella vegana sono insite nell’uomo, oppure sono scelte di vita importanti, e come tali dovrebbero essere prese con coscienza da adulti? I bambini possono essere vegani senza conseguenze sulla loro salute, oppure sono soltanto il timido riflesso delle scelte radicali dei loro genitori? Alcuni medici che studiano le varie patologie e i disturbi legati all’alimentazione, sostengono che introdurre la dieta vegana nelle scuole possa costituire l’anticamera dell’anoressia, anche se non ci sono prove scientifiche che lo attestino. Sembrerebbe che tutte le ragazze diventate anoressiche durante l’adolescenza abbiano iniziato ad ammalarsi poiché seguivano una drastica dieta vegana, inseguendo il mito della bellezza da passerella. Ed è già polemica.
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