La galleria RvB Arts inaugura Different Views

different viewsCinque nuovi approcci al mondo dell’arte contemporanea trovano spazio nel cuore del centro storico romano. Le pareti bianche della galleria RvB Arts di zona Ponte Sisto saranno abitate fino al 2 febbraio dai lavori di Bato, Annalisa Fulvi, Arianna Matta, Fabio Imperiale e Charlie Masson, protagonisti della collettiva Different Views. Cemento unificante per i lavori dei cinque artisti emergenti – quattro italiani ed un americano – sono le intenzioni della gallerista inglese Michele Von Büren, da anni impegnata a Roma a scovare nuovi talenti con la sua politica di Accessible Art. Far conoscere l’arte contemporanea in maniera informale, divertente ed abbordabile, sia dal punto di vista del bagaglio conoscitivo che sul versante economico, è lo scopo del suo spazio capitolino. L’invito è a passeggiare tra le sale ed esplorare gli spazi delle opere, attraverso nuovi, particolari, percorsi del vedere.

Le opere di Bato (Daniele Bato, Roma, 1977) accolgono il pubblico disegnando la prima sala bianca a destra dell’ingresso. Dallo slancio de il Tuffatore alla massa greve di Moby Dick II, l’artista riesce a non perdere mai la leggerezza e il dinamismo che ne definiscono il tratto inimitabile: dimostrazione che in pochi, rapidi segni, si possono conciliare tutte le suggestioni di una malinconia ironica e sfuggente. A sfondare, invece, le pareti della sala accanto, per regalare l’illusione di un affaccio su nuovi spazi, sono i lavori di Arianna Matta (Roma, 1979). Al centro dei suoi quadri sono luoghi abbandonati, romantici anche nelle cromie più fredde. Stanze spogliate dei suoi protagonisti e per questo pronte ad accogliere lo spettatore in prospettive così ampie ed altisonanti da regalare la percezione di sentirvi all’interno l’eco dei propri passi. L’intimismo è invece al centro delle “Psicogeografie” di Fabio Imperiale (Roma, 1981). Mappe geografiche, carta da lettere e francobolli si mescolano in colori sempre sommessi a comporre l’immagine di donne solitarie, plasmate nelle loro forme sinuose, nella loro pelle e nei loro ricordi, colte nella vulnerabilità dei loro pensieri. Charlie Masson (New York City, 1987), che a New York nella collettiva Rear Window rubava sensazioni spiando attraverso le finestre altrui, all’RvB Arts riporta lal ruolo di protagonista il paesaggio esterno. Porzioni urbane e rurali vanno a liquefarsi in pennellate ampie, che perdono la certezza dei contorni ma acquistano l’ariosa luminosità di spazi intrisi di luce. Appaiono invece come infiniti cantieri in divenire le città di Annalisa Fulvi (Milano, 1986), qui presente con la sua serie Sinonimi di pittura Insulare: futuristiche ed irrazionali, le sue architetture vitree si frantumano fino ad infinitesima parte, in schegge riflettenti forme e colori.

Different Views offre una pluralità di prospettive contemporanee incastonate tra suggestivi vicoli di sampietrini ed antichi palazzi in bugnato. Fare una piccola deviazione, urbana e culturale, durante una passeggiata sul Lungotevere è d’obbligo.

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Autore: @EvaElisabetta