Un Milan rinato batte una Fiorentina in crisi
Nel posticipo della ventesima giornata di Serie A il Milan batte 2-0 a San Siro la Fiorentina di Paulo Sousa, scavalca Sassuolo ed Empoli, si piazza al sesto posto e si lancia alla rincorsa di un posto in Europa, qualunque esso sia. Ovvio che tutto ciò non possa esaltare il tifoso milanista, ma i tempi del grande Milan sono un lontano ricordo e solamente con il raggiungimento di questi piccoli obiettivi si può tornare a sognare come qualche anno fa. Di contro c’è una Fiorentina ormai dentro un piccola crisi di risultati. Alla seconda sconfitta consecutiva e distanziata ormai 6 punti dalla capolista Napoli, la squadra di Sousa dovrà settare meglio i propri obiettivi a breve termine. Perchè lasciar stare i sogni tricolori è un obbligo e tornare a ragionare su un posto europeo è una necessità, vista soprattutto la velocità delle inseguitrici. La viola vista in autunno non c’è più. Kalinic si è inceppato, la proposta di gioco non esprime più quella bellezza e concretezza dei mesi passati e anche la difesa, vero punto di forza dei gigliati, non dà più quelle sicurezze di qualche settimana fa.
La partita. Un 2-0 targato Bacca e Boateng. Ma la vera firma sull’incontro è del colombiano. Sicuramente l’attaccante cafeteros non è un trascinatore alla Ibrahimovic, che si carica sulle spalle l’intera squadra e probabilmente non è nemmeno la classica punta che emerge nei momenti di difficoltà. Certamente però è l’unico vero campione dei rossoneri e i numeri lo confermano. Nono centro in campionato, tre punti portati a casa e un gol vittoria totalmente inventato dai suoi piedi. Azione personale palla al piede, smarcamento del difensore e tiro a giro sul palo lontano. Basta questo per vincere la partita. Il resto del match racconta un Milan poco creativo e incisivo, ma allo stesso tempo molto diligente in difesa che lascia le briciole all’attacco spuntato della Fiorentina, per la prima volta a secco in campionato.