Atac, sciopero rinviato ma i problemi restano
Atac S.p.a. è stata valutata la peggior azienda pubblica europea. Da quando il 1 Gennaio 2010 avvenne la fusione da Atac, Met.ro e Trambus, che avrebbe dovuto ottimizzare la gestione del trasporto pubblico romano, il declino è stato inesorabile. Met.ro e Trambus, tra l’altro, erano in attivo prima di essere accorpate ad Atac, invece solo nell’ultimo anno l’azienda dei trasporti romana ha avuto una perdita di 93 milioni, con una situazione debitoria pregressa di 1,7 miliardi.
L’esasperazione degli utenti per mezzi lenti ed inaffidabili, sporchi e scomodi, è a livelli di guardia. La scorsa estate sono stati aggrediti diversi autisti che stavano inscenando una protesta facendo procedere i mezzi a passo di lumaca. In realtà gli autisti sono i meno colpevoli di tutti. Si rifiutavano semplicemente di usare vetture che da regolamento non potrebbero circolare. Ma sono loro la faccia alla quale gli utenti inferociti chiedono conto. Ma del resto gli autisti della Roma Tpl sono spesso costretti allo sciopero in quanto Atac non paga, o paga in ritardo. In tutto ciò la metro C, l’opera pubblica più costosa di sempre, è ben lontana dall’essere realizzata nella sua interezza ed i cantieri congestionano ancora di più il caotico traffico capitolino. Traffico che se il trasporto pubblico funzionasse potrebbe diminuire, mentre ora molti romani sono letteralmente costretti a usare l’automobile, visto quanto sono inaffidabili i trasporti pubblici. La ferrovia Roma Lido, eletta da Legambiente la peggior linea ferroviaria italiana, versa nel più totale abbandono. I turisti poi rimangono allibiti di fronte a bande di ladri impuniti che spadroneggiano tra le varie stazioni. Le motivazioni quindi dei vari scioperi del personale non vengono comprese, o meglio, non provocano empatia in un’azienda odiata dai suoi utenti. Sui social network si auspica il fallimento dell’azienda per poi affidarla a stranieri più capaci e affidabili. Probabilmente gli stranieri, di fronte a i numeri disastrosi di Atac provvederebbero ad un primo, elementare, espediente. Farebbero pagare gli utenti visto che il 40% di coloro che usano i mezzi a Roma non paga. E nessuno controlla. E questo per un’azienda sull’orlo del fallimento è senza dubbio un comportamento folle.
Prossimo sciopero il 26 Gennaio.