Innerhofer show, ma vince Theaux

Spettacolare discesa libera quella di Santa Caterina Valfurva. La pista intitolata a Deborah Compagnoni, è stata modificata rispetto all’anno scorso, resa più lunga e più veloce, con pendenze terribili e piena di sconnessioni che hanno imposto agli atleti di lottare col coltello tra i denti ad ogni curva; come se questo non bastasse si è aggiunta la visibilità scarsa.

Una discesa d’altri tempi che ha intimorito non pochi tra i più forti sciatori del circuito. Uno dei più bravi nelle prove è stato Innerhofer da cui ci si aspettavano grandi cose: alla prova dei fatti la sua gara è stata un’autentico spettacolo. Per rimanere in traiettoria ha impattato violentemente contro una porta in piena curva, una curva che precedeva un salto; nell’impatto la maschera gli si è spostata lasciandogli l’occhio sinistro scoperto (ad oltre 100km/h) e il palo e la bandierina della porta gli sono rimaste attaccate all’elastico della maschera.  Per cui il nostro discesista ha fatto oltre 30 secondi gara con il palo della porta attaccato alla maschera e non solo è arrivato vivo ma alla fine è finito quarto. Era uno dei favoriti e probabilmente avrebbe potuto vincere ma con quello che gli è successo va bene così. Sul gradino più alto del podio ci finisce Adrien Theaux discesista vero che ha fatto gara a sè interpretando il tracciato alla grande e staccando di oltre un secondo Hannes Reichelt; l’austriaco dal canto suo aveva definito la pista come molto difficile e il secondo posto lo ha soddisfatto appieno. Terzo posto per David Poisson, altro francese che è sempre pronto all’exploit. Svindal dal canto suo era la prima volta che assaggiava la pista Deborah Compagnoni ed è sembrato intimorito ma comunque si è piazzato settimo che proprio male non è. Gli altri italiani hanno condiviso più o meno la stessa sorte di Inner: Peter Fill uno dei più convincenti nelle prove ha perso uno sci a causa delle disconnessioni, destino che ha condiviso con Aamod Kilde, mentre Dominik Paris è scivolato in curva. Werner Heel si piazza dodicesimo, Mattia Casse ventunesimo e fanno punti pure Klotz e Varettoni.
In classifica di disciplina Svindal rimane saldamente al comando dall’alto dei suoi 336 punti. Secondo posto per il francese Fayed che è a quota 219.

LIENZ– Mentre gli uomini sfidavano la sorte, le donne affrontavano lo slalom speciale di Lienz. Il circo bianco al femminile nel giro di pochi giorni è stato percorso da movimenti inconsulti: la slalomista più forte in circolazione, la statunitense Shiffrin, dominatrice delle ultime tre stagioni, si è infortunata gravemente proprio dopo aver dimostrato, con performance sbalorditive, che tra lei e le altre c’era un abisso che sembrava incolmabile.

Dopo gli slalom di Aspen vinti con distacchi anche superiori ai tre secondi arriva l’infortunio…lo sci alpino sa essere uno sport crudele, lo sappiamo. Poi in modo inatteso nello slalom successivo, ad Are a vincere è stata Petra Vlhova un’altra ventenne, mai nemmeno salita su un podio in CDM, altro che sorpresa! Ieri quindi c’erano moltissimi motivi di interesse per la gara e abbiamo avuto tante conferme. Una di queste conferme riguarda la Hansdotter: a vincere ieri ci ha pensato lei, la prima delle umane nell’era Shiffrin, che coglie il suo terzo successo in carriera a fronte dei suoi 14 secondi posti. Ieri la svedese ha messo in chiaro che senza la statunitense è lei la donne da battere e ce l’aspettavamo (già da Are). Altra conferma arriva dalla Vlhova che sale di nuovo sul podio anche se sul gradino più basso, ancora una prova solida da parte della ventenne slovacca che cerca di mettere il sale sulla coda alla svedese. Al secondo posto è finita l’elvetica Holdner altra giovane anche se da anni impegnata nel massimo circuito e sicuramente protagonista del futuro. Tra le azzurre bene la Curtoni che finisce ottava, poi Manu Moelgg in tredicesima posizione. In classifica di specialità la Hansdotter è in fuga con 320 punti, Petra Vlhlova sembra intenzionata a gettarsi al suo inseguimento ed è a quota 220, poi c’è la Strachova con 191 e la Holdener con 172.
Il calendario prevede uno slalom femminie ed uno maschile rispettivamente il 5 ed il 6 gennaio prossimi che si disputeranno a Santa Caterina visto che la sede originaria cioè Zagabria non è in condizione di ospitare gare a causa del clima inclemente, che in questo caso vuol dire che fa tanto caldo, tanto da rendere inutile l’innevamento artificiale.