Coffee Pot arriva anche a Trastevere

Da quando ha aperto è sempre pieno. Stiamo parlando del nuovo indirizzo di Trastevere. In via del Politeama questo novembre ha raddoppiato il Coffee Pot, format già visto nei pressi di Piazza Bologna (Via Michele di Lando a voler essere puntigliosi) con la formula sushi, tacos e mezcal. O a volerla dir meglio, sushi, tacos e cocktail.

Il cuore del locale non sta tanto nell’offerta ristorativa, quanto nell’ambiente e nell’atmosfera. Modaiolo, trendy, veramente accogliente – qui ci trovate la Roma del sabato sera – il Coffee Pot si trova nella zona di Trastevere che si sviluppa a ridosso di Piazza Trilussa. Costruito su due livelli, uno con tre grandi vetrate su strada e l’altro con affaccio su Freni e Frizioni, il locale si distingue per sobria eleganza e modernità. Da un lato la linea di sedute con tavoli di legno e piante, dall’altro il lungo bancone dove avvengono sia le preparazioni dei cocktail che del sushi.

Appena all’ingresso non si può non rimanere colpiti dal tavolo con l’inserto dell’albero, una citazione dell’Europa del Nord (Copenaghen ma anche Stoccolma) e dal camino del piccolo salotto sulla destra, un angolo più appartato e accogliente. La drink list è lunga e interessante, con diverse insistenze su liquori e distillati del Sudamerica, secondo un trend che va acquistando sempre maggiore forza negli ultimi anni.

Il menu invece si presenta in formato fotografico, come quelli delle vecchie gelaterie degli anni ’80, che riportavano i prezzi e le immagini delle coppe di gelato con ombrellini e banana split. Scorrendo: sushi, sashimi, tartare, tacos con salse, spezie, verdure, tra crudi e cotti la scelta è tanta. Ma il sapore non convince, così fluttuante tra le note fresche e acide e una mancanza totale di carattere. Il locale è bello, e segue la linea di altri della stessa famiglia (infiniti Fish Market, Hamburgeseria, Terrazza San Pancrazio, Casa Clementina – che ora non c’è più – e via discorrendo) e balla se si cerca una bella cornice e non un bel ristorante.