Fabiola Moretti dopo l’arresto, ritorna ai domiciliari
Fabiola Moretti, ex compagna del boss della banda della Magliana Danilo Abbruciati, detto er Camaleonte, dopo essere stata arrestata domenica sera in seguito al tentato omicidio del fidanzato della figlia, è tornata di nuovo ai domiciliari. Decisione questa, presa dal Gip una volta convalidato l’arresto, che ha concesso la stessa misura cautelare anche al figlio Ilary di 28 anni. L’ex collaboratrice di giustizia ieri è tornata in carcere con l’accusa di evasione e per aver accoltellato il convivente della figlia. In seguito alle indagini da parte delle forze dell’ordine è emerso che, alle ore 22 circa di domenica sera, la donna si era recata insieme a Ilary a casa del fidanzato della figlia.
I due si sono presentati alla porta e, prima, lo hanno minacciato di morte con una pistola finta, e poi la Moretti, dopo aver estratto un coltello a serramanico di 10 centimetri, ha accoltellato il genero per quattro volte, inferendogli due coltellate al torace, una alla gamba e una all’addome. Il giovane è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Sant’Anna di Pomezia. Alla base della spedizione punitiva dissidi fra la vittima e la Moretti, che non sembra vedesse di buon occhio la relazione con la figlia. Una minaccia, poco velata, che fa intendere senza troppe illusioni, l’epilogo già scritto nel caso in cui il ragazzo avesse continuato a stare insieme alla figlia.
Fabiola Moretti, nata e cresciuta nel quartiere di Trastevere, un passato a fianco delle maggiori menti criminali della Capitale, da Danilo Abbruciati, – killer della banda della Magliana, freddato nell’aprile dell’ 82-, a Franco Mazza, detto “er Monchetto”, altro criminale assassinato in modo efferato, continua ad avere un presente segnato da molti guai con la giustizia. Negli anni in cui imperversava la Banda della Magliana, il suo ruolo principale nel territorio romano era quello di spacciatrice, ma di fatto faceva parte integrante dell’organizzazione malavitosa. Soltanto in seguito a un arresto nel 1994 in una villa di Casalpalocco, si è pentita, diventando collaboratrice di giustizia. Oltre a collaborare nell’inchiesta sulla Banda della Magliana, è stata per anni la grande accusatrice dell’ex senatore Claudio Vitalone nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del giornalista Mino Pecorelli. L’ultima vicenda che ha coinvolto Fabiola Moretti, e le modalità spietate di esecuzione del delitto, dipingono un ritratto di un personaggio che da oltre trent’anni cavalca la cresta dell’onda della criminalità.