Laurea in pornografia: l’hard che sale in cattedra
<<In cosa ti laurei?>> In pornografia. Il nuovo continente toglie i veli dell’ambiguità sul tema più cliccato e condiviso dall’intero globo. Un riadattamento culturale che possa stravolgere il concetto di hard e inserirsi in un tessuto sociale chiaro, che non crei malintesi, per mano di quel fattore sempre destinato ad accorciare le distanze tra noi e il buio: la conoscenza.
Sono i presupposti con cui all’Università di Pasadena nel profondo sud degli Stati Uniti, un tal Professor Schwyzer propone un corso in ‘Navigating Pornography’. Antropologo e ricercatore, non si tira indietro quando divampano le polemiche all’interno dell’Istituto sull’etica e la sicurezza dei ragazzi, anzi rincara la dose. L’obiettivo sta nel fornire materiale di studio a sufficienza per conoscere ed elaborare nella giusta maniera un fenomeno che produce circa 4.000 euro al secondo e che compare in rete con quasi un miliardo di risultati. Non più quindi un mezzo per guardare nel vuoto, ma per comprendere le innumerevoli percezioni ed effetti che ruotano ad intermittenza intorno al trasgressivo mondo della pornografia.
Il corso è attivo, per alcuni versi pratico, quasi a volerlo smascherare e a renderlo così reale da toglierne il tabù, proprio in quell’età in cui si prendono decisioni più concrete, si fanno scelte più ponderate. Come dire ‘andiamo a vedere veramente di cosa si tratta’, quali realtà pulsano dietro allo schermo della promiscuità, e perché la nostra società è tanto contagiata da un’intimità negata.
Il professore sostiene che la conoscenza non crei in nessun modo disagi emotivi, ragion per cui le sue lezioni sono in totale sintonia con qualsiasi altro corso. La linea di studio si può quindi definire tradizionale: conoscenza storica e culturale accompagnata da materiale interattivo. Gli studenti vedono palesarsi divi porno in carne ed ossa che si raccontano in mille definizioni. Da non tralasciare i compiti a casa: non più le 500 pagine al giorno che si fermano come macigni tra fegato e milza, ma l’accurata visione di un film a luci rossissime, incandescenti.
Intanto, corre in parallelo un altro progetto che vedrà realizzarsi il prossimo anno: Porn Studies, una rivista nozionistica in materia pornografica in grado di proporre quell’osservazione socio-culturale di cui l’audace professore ne conosce ogni angolatura. E laurearsi così, non è mai stato tanto originale.
di Nicoletta Renzetti