Marino e la nuova giunta: rebus completato
Se c’è una cosa per la quale Ignazio Marino si è contraddistinto in campagna elettorale – e durante i primi giorni di legislatura, nei quali era Senatore – questa è la sua indipendenza dal partito: un dato che se da un certo punto di vista potrebbe averlo aiutato nei confronti dei votanti romani, dall’altro gli ha creato non pochi grattacapi nella formazione della sua squadra.
Pare però che dopo giorni e giorni di contrasti e dissidi interni, il rebus dei rebus romani stia per giungere al termine: la giunta che accompagnerà il neo Sindaco di Roma Capitale durante i prossimi 5 anni al Campidoglio, è ormai cosa fatta.
E le decisioni prese, faranno (e fanno) discutere non poco. Si ripete, analogamente a quanto avvenuto per la Regione, la nomina di un vice di area SEL: al fianco di Marino siederà infatti Luigi Nieri, ex assessore comunale e regionale, che già ha partecipato in vece del Sindaco durante il recente Gay Pride. A lui il compito di emulare il ruolo ricoperto da Massimiliano Smeriglio al fianco di Nicola Zingaretti e, probabilmente, l’assessorato al bilancio.
Il Partito Democratico, invece, dovrebbe ottenere quattro posti: Daniele Ozzimo a Patrimonio ed emergenza abitativa, Estella Marino all’ambiente, Paolo Masini a lavori pubblici e periferie e – probabilmente – la deputata renziana Lorenza Bonaccorsi, che sembra aver scelto le riserve dopo l’iniziale tentennamento. Dato da sottolineare: completamente out la parte democratico-cattolica del partito, quella attualmente maggioritaria nelle scelte governative; la giunta risulta infatti fortemente indirizzata a sinistra e, tra zingarettiani e d’alemiani, lascia totalmente fuori la componente rappresentata tra gli altri, a Montecitorio, da Dario Franceschini. Fuori anche i bersaniani, a testimonianza di una forte presa di distacco nei confronti del partito, secondo uno schema che potrebbe però creare tensioni interne durante i Consigli comunali.
Delineati anche i ruoli dei cosiddetti tecnici. Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico si occuperebbe di stili di vita e sport, Alessandra Cattoi e Marina Dragotto andranno all’urbanistica. La nomina che però, almeno per anagrafe, ha fatto più notizia è quella per la cultura, dove sostenuta dai cosiddetti Giovani Turchi capitanati da Orfini si siederà Flavia Barca, sorella dell’ex Ministro Fabrizio. Dalla lista civica a sostegno di Marino, invece, non dovrebbe arrivare nessun consigliere in giunta. Tutto pressoché delineato dunque, nell’attesa di giorno 1 luglio, quando è prevista la prima seduta del nuovo consiglio capitolino.
di Mauro Agatone