#conledonneperledonne: STOP alla violenza di genere!

L’acronimo SOS, impresso su uno specchio con un rossetto rosso, un pennarello o della schiuma da barba come ad evocare quella situazione di solitudine e di abbandono in cui spesso si trovano le vittime della violenza di genere. E’ questa la campagna social lanciata dall’sssociazione SOS Stalking in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne. Tanti i personaggi dello spettacolo che hanno aderito all’iniziativa e hanno deciso di armarsi di colori, rossetti e quant’altro per scrivere a lettere chiare sul vetro di uno specchio la loro richiesta di aiuto, un aiuto per tutte quelle vittime di violenza che il più delle volte hanno paura di parlare, si chiudono nel loro silenzio e spesso si ritrovano coinvolte nei più tragici fatti di cronaca nera.

 

Fin dalle prime ore della giornata del 25 Novembre scorso si sono moltiplicate su FB, Twitter, Instagram e gli altri canali social foto e hashtag quali #conledonneperledonne #nofemminicidio, #noviolenzasulledonne, #sosstalking, #ilcoraggiodidenunciare, #giornatamondialecontrolaviolenzasulledonne, proprio con l’intento di richiamare quanta più attenzione possibile su questo delicato tema. Tra le celebrità che hanno sposato la causa e hanno invitato i propri fan e follower a condividere l’iniziativa troviamo: Giorgia Surina, Emanuela Folliero, Andrea Berton, i Gemelli Diversi, Max Pezzali e la compagna Debora Pelamatti, Selvaggia Lucarelli, Petra Loreggian, Mapi Danna, Alessia Ventura, Francesco Cosenza, Micol Ronchi, Ana Laura Ribas, Tommaso Marino, Matteo Giunta, Mauro Bergamasco, Federica Torti.

 

L’avvocato Lorenzo Puglisi, presidente di SOS Stalking, dichiara che l’iniziativa è nata con lo scopo di lanciare un messaggio di sensibilizzazione e accendere ancora una volta i riflettori sulla violenza di genere: “Sono in tanti ad aver aderito con entusiasmo al nostro invito. Nonostante gli eventi tragici che stanno caratterizzando il contesto internazionale nelle ultime settimane è bene che non si dimentichi che in Italia una donna ogni tre giorni viene uccisa per mano del proprio compagno o marito. Negli ultimi anni si è raggiunta una maggiore consapevolezza del problema, oggi, quindi, è necessario fare un passo avanti e mettere a punto una nuova strategia che confini questo orribile primato ad un ricordo del passato.” L’associazione SOS Stalking (www.sos-stalking.it) è stata fondata dall’avvocato Puglisi nel 2010 e vanta il titolo di primo sportello telematico in Italia in grado di offrire una consulenza diretta, sia legale che psicologica, alle vittime di stalking.

 

Quella del 25 novembre, non è una data a caso per celebrare le vittime di violenza di genere. Coincide, infatti, con il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo. Tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone venne simulato un incidente.  La Giornata è stata istituita con la risoluzione ONU 54/134 del 17 dicembre 1999. I dati Onu rivelano purtroppo una scottante verità: il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un’altra persona. Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica e 125 sul sexual harrassment (molestie a sfondo sessuale). Dalla ricerca Onu arriva anche la conferma che prosegue la discriminazione in ambito lavorativo tra uomini e donne. I tassi di disoccupazione rimangono più elevati per le lavoratrici, e le donne occupate a tempo pieno nella maggior parte dei Paesi hanno uno stipendio che va dal 70% al 90% di quello dei colleghi maschi. E in Italia, secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre.

@Fedefra85