Super Neymar affonda il Messico
Il Brasile di questa Confederation Cup ha un nome: Neymar. È lui il vero trascinatore della squadra di Felipe Scolari, stracolma di campioni ma povera di leader.
La gara con il Messico comincia nel migliore dei modi con il Brasile che sembra incontenibile e pronto alla goleada. I messicani non riescono ad affacciarsi nella metà campo verdeoro per i primi venti minuti e il capolavoro di Neymar, tiro a volo di sinistro che inchioda il portiere, appare come un anticipo di quello che deve venire. Lentamente però la samba brasiliana perde di intensità e il Messico comincia a farsi vedere dalla parti di Julio Cesar, nonostante la giornata no del Chicarito Hernandez.{ads1} Nella ripresa stesso copione; il Brasile parte al massimo ma non affonda il colpo e divora un paio di occasioni clamorose con Hulk e Neymar. Passata la sfuriata il Messico si compatta e senza troppe pretese prova a impensierire Thiago Silva a David Luiz affidandosi a Giovani Dos Santos, il più in forma degli attaccanti messicani. Niente di estremamente pericoloso per la porta brasiliana, ma gli avversari si presentano con insistenza nell’area di rigore (provvidenziali le chiusure in extremis di Dani Alves e David Luiz). Il colpo del KO arriva solo al 93esimo minuto di gioco. Fa tutto Neymar: dribbla un paio di uomini sulla sinistra e offre a Jo, subentrato a Fred, il più comodo degli assist con la porta spalancata.
Il Brasile si conferma primatista nel Girone A con 6 punti, 5 gol fatti e 0 subiti. Stesso punteggio per l’Italia che di gol ne ha subiti 3 anche se ne ha fatti 6. Il prossimo match deciderà chi delle due eviterà la Spagna (quasi sicuramente prima nel Girone B). Non ci vorrà un’impresa per sconfiggere il Brasile, ma solo un’ottima partita; la squadra ospitante infatti è forte ma tutt’altro che invincibile.