L’ambasciata italiana in Spagna e le associazioni fasciste

Nei primi giorni di Novembre l’associazione AltraItalia – Barcellona ha denunciato il patrocinio della nostra ambasciata in Spagna a favore del pellegrinaggio di alcune associazioni fasciste e di ex combattenti in occasione della festa delle forze armate del 4 novembre e del giorno della commemorazione dei caduti italiani nella guerra civile spagnola che si celebra il 2 novembre. L’ANCIS e Falange sono le “associazioni” in questione che ogni anno si riuniscono nei luoghi simbolo della guerra di Spagna per commemorare i caduti italiani del Corpo Truppe Volontarie ovvero aviatori, soldati e comuni cittadini aderenti al fascismo inviati da Mussolini a sostegno del golpe franchista tra il 1936 e il 1938.

 

A seguito della denuncia di AtraItalia e a una interrogazione parlamentare del 4 novembre, la nostra ambasciata nega il patrocinio attraverso il suo account twitter.

Ma è lo stesso segretario dell’ANCIS a dichiarare all’Huffingtonpost che un patrocinio formale esiste da sempre: “Non si tratta di soldi ma di una consuetudine che si ripete da ottant’anni in occasione della Festa delle Forze Armate. Tra le iniziative rientra anche la visita dei mausolei in Spagna. L’ambasciata nega ma solo per scopi politici”. Inoltre vi sono diverse prove documentarie che attestano una vicinanza tra il nostro corpo diplomatico in Spagna e queste associazioni. In un’intervista del 2012 è lo stesso vice console di Saragozza (luogo di un sacrario ai caduti italiani) a citare l’importanza del 2 Novembre ed a inserire il pellegrinaggio nell’agenda del consolato. E ancora i diversi comunicati sia di Falange che dell’ANCIS che danno appuntamento per le commemorazioni, dichiarando il patrocinio dell’ambasciata; esiste addirittura un video su Youtube in cui l’ex ambasciatore viene ringraziato durante la messa in memoria dei caduti a Saragozza.

Spagna
Membri del’ANCIS a Saragozza

Per approfondire e saperne di più abbiamo contattato Ida di AltraItalia per alcune domande.

Cosa vanno a commemorare queste associazioni e cosa sono Falange e Ancis?

La Falange Española si richiama all’associazione fascista, di stampo mussoliniano, fondata nel 1933 da José Antonio Primo de Rivera, figlio del dittatore Miguel Primo de Rivera, il cui regime dispotico governò il territorio spagnolo dal 1923 al 1930. Tale associazione si distinse per l’efferata violenza, sullo stile delle bande di picchiatori fascisti mussoliniani, e per l’appoggio militare e politico dato alla dittatura di Franco durante la Guerra Civil.

L’ANCIS – Associazione Nazionale Combattenti Italiani in Spagna, raccoglie gli ex-militari che tra il ’36 e il ’38, con la denominazione di Corpo Truppe Volontarie, furono mandati in Spagna dal regime fascista italiano in appoggio al colpo di Stato franchista contro la Repubblica spagnola democraticamente eletta. Si tratta di un’associazione che si riconosce pienamente nei valori del fascismo e fu fondata nel 1949 da Arconovaldo Bonacorsi, efferato massacratore di repubblicani, che tuttora è ricordato con odio nelle Isole Baleari con il nome “Conde Rossi”, responsabile della conquista fascista delle medesime isole e della repressione senza scrupoli che ne seguì. Dopo la Liberazione, fra i fondatori del partito neofascista MSI, avvocato di criminali nazisti e nel 1958 fu anche ricevuto e omaggiato a Madrid dal dittatore Franco.

 

In che modo vengono sostenuti dalla nostra ambasciata?

Attraverso il patrocinio dell’ambasciata d’Italia a Madrid dell’atto in omaggio ai caduti italiani nella guerra civile che si celebra il 2 novembre, presso la chiesa di San Antonio da Padova di Saragozza, proprietà dello Stato italiano e quindi dovrebbe essere territorio della Repubblica italiana democratica.

 

Qual è il lavoro di denuncia svolto della vostra associazione?

L’Associazione AltraItalia – Barcelona attraverso il gruppo specifico di lavoro AltraMemoria nel 2011 ha presentato una denuncia penale per crimini contro l’umanità a seguito dei bombardamenti fascisti italiani, a tappeto, su popolazione civile del 1938. La causa, dopo una serie di peripezie, è stata istruita e ora è all’attenzione della magistratura italiana. Oggi, 17 novembre 2015, il Comune di Barcellona ha dichiarato di “costituirsi ‘parte civile’ in tale processo in rappresentanza e supporto delle vittime della città. Inoltre il Comune denuncia pubblicamente la violenza dei bombardamenti realizzati dall’aviazione fascista italiana tra il 13 febbraio 1937 e il 29 gennaio 1939, così come gli atti di esaltazione del Corpo Truppe Volontarie che hanno avuto luogo a Saragozza e Madrid, lo scorso 2 e 4 novembre. Domani, 18 novembre, verrà discussa nella “Commissione comunale per i diritti dei cittadini, la partecipazione, la sicurezza e la prevenzione” una dichiarazione istituzionale in supporto al procedimento penale in corso ed in cui si esprime la volontà di muovere verso lo Stato italiano una richiesta formale di scuse per i bombardamenti realizzati ai danni della popolazione catalana.