Luca Ronconi, i sei personaggi trovano il loro autore
Il maestro del metateatro italiano rivive attraverso gli sfondi in chiaroscuro e le inquadrature in primo piano di “In cerca d’autore. Studio sui sei personaggi”, il documentario prodotto da Rai Cultura e presentato in anteprima al RomaFictionFest.
Ad introdurre la proiezione e a porre l’accento sullo stretto rapporto tra teatro e televisione Piera Detassis, coordinatore artistico di questa nona edizione, Roberta Carlotto, direttrice del Centro Teatrale Santacristina, e il regista della pellicola, Felice Cappa, pronto a condurre per mano lo spettatore all’interno del testo pirandelliano, libero dalle convenzioni e rivisitato da Luca Ronconi, scomparso lo scorso febbraio, con la collaborazione degli attori dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”.
“La visione di Ronconi è inedita”, ha sottolineato la direttrice del Centro Teatrale, invitando il pubblico a lasciare “da parte le consuetudini pirandelliane. In questa pellicola traspare tanto l’ossessione di Pirandello sulla famiglia, quanto l’ironia di Ronconi”. Ed è proprio lo studio accurato e minuzioso attuato da Ronconi in merito ai sei personaggi pirandelliani a destare l’interesse e la curiosità di Felice Cappa che, con estrema raffinatezza ed eleganza, coinvolge emotivamente il pubblico nella rappresentazione.
A riempire lo spazio scenico scarno e privo di fronzoli, le magistrali interpretazioni dei due figli Fabrizio Falco ed Elisabetta Misasi, della figliastra Lucrezia Guidone, colonna portante del racconto pirandelliano, dei genitori Massimo Odierna e Sara Putignano, dell’eccentrico capocomico Davide Gagliardini e di tutti gli attori che compongono il dramma, in un sottile gioco delle parti dove il pubblico si fa interprete e al tempo stesso spettatore della rappresentazione.
“Si nasce alla vita in tanti modi, in tante forme, albero o sasso, acqua o farfalla… o donna. E si nasce anche personaggi” sottolinea il padre al capocomico, e mai come in questa pellicola di Felice Cappa i labili confini tra realtà e immaginazione, tra persona e personaggio, vengono abbattuti, fornendo al pubblico una nuova chiave di lettura per comprendere fino in fondo uno dei testi teatrali più originali e controversi del Novecento.
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