The Last Panthers, il cuore nero dell’Europa
Tratto da una storia vera, The Last Panthers nasce dall’idea del giornalista francese Jérôme Pierrat. In seguito viene sviluppata dallo sceneggiatore Jack Thorne e adattata per il piccolo schermo. Di produzione europea, è stata presentata al RomaFictionFest dal produttore Peter Carlton e dal direttore di Sky Atlantic, Antonio Visca, come una serie di grande respiro destinata a un pubblico vasto ed eterogeneo. “Volevamo raccontare il cuore nero dell’Europa“. Così Carlton ha spiegato il progetto di The Last Panthers. E non ci poteva essere descrizione più adatta per riassumerlo.
La trama riprende la vicenda della banda criminale soprannominata The Pink Panthers, specializzata nel furto di diamanti di valore. Ed è così che inizia la serie: montaggio veloce, Marsiglia, colpo in una gioielleria. Poi la regia cambia, come la scenografia. Irrompe un’Europa torbida, ai margini. Un’Europa del sottosuolo: da Marsiglia a Belgrado passando per l’Ungheria. L’atmosfera si fa cupa, il Vecchio Continente scopre la sua parte violenta e cinica. La trama si allarga sempre più. I personaggi coinvolti aumentano intrecciandosi tra un passato non tanto lontano e un presente paludoso e complesso nel quale agiscono forze e poteri non ancora delineati. È un crescendo lento e dinamico che coinvolge lo spettatore con una regia attenta soprattutto ai dettagli e ai primi piani, accompagnata da una narrazione ricca e dinamica dove i personaggi, pur cominciando a delinearsi, mantengono un lato ignoto.
Non c’è dubbio, se si cerca la punta di diamante, che il personaggio più accattivante e carismatico è quello di Milan, interpretato da Goran Bogdan, l’attore che basta a fare di The Last Panthers un prodotto meritevole di essere visto. Intorno a lui, schivo, di poche parole ed enigmatico, gravitano comunque presenze di un certo livello come Samantha Morton e John Hurt che impreziosiscono il cast. E tutto questo mentre il cuore nero dell’Europa pulsa nei vicoli stretti di città di porto e in sperdute e degradate periferie. Un cuore nero che trova il suo centro un po’ spostato verso est: Belgrado. O ancora più precisamente, in una delle ultime inquadrature della puntata, al Maracanà d’Europa, lo stadio della Stella Rossa, che richiama, nella trama, il violento e drammatico episodio storico delle tigri di Arkan.
Così The Last Panthers convince. Tutta ancora da scoprire, si lascia godere in una prima puntata densa e oscura come la sigla iniziale firmata dal duca bianco, David Bowie, con una canzone composta appositamente per l’occasione: Blackstars. Nero è il cuore dell’Europa, nere sono le sue stelle.
Twitter: @Francesco Nespoli