Ignazio Marino è il nuovo sindaco di Roma
Il centrosinistra si riprende il Campidoglio: Ignazio Marino è il nuovo sindaco di Roma, con il 63,93% delle preferenze. Alemanno china il capo di fronte a una sconfitta consumatasi in tutti i quindici municipi della città. Marino emozionatissimo ha fatto le prime dichiarazioni post voto in una piazza di Pietra in festa.
La vittoria di Ignazio Marino al ballottaggio era prevedibile ma già dai primi instant poll è diventata chiara, tanto che dopo solo mezz’ora dalla chiusura dei seggi Andrea Augello (Pdl) dal comitato di Alemanno ha ammesso la sconfitta. Dall’altra parte della barricata, il comitato di Marino in piazza di Pietra era in fibrillazione. L’emozione tangibile della folla prendeva voce al grido di “Daje” e “Liberiamo Roma“, gli slogan di una campagna intera. L’astensionismo in questa seconda tornata elettorale si è confermato altissimo e deve di necessità incalzare una riflessione su ciò che ha spinto più di un romano su due, il 55%, a rimanere a casa . Chi però al seggio c’è andato non ha avuto dubbi: il 63,93% di loro ha scelto di invertire la rotta e mandare a casa Alemanno. Una tendenza coerente su tutto il territorio: il chirurgo Marino ha conquistato ogni singolo municipio, vincendo la partita 15 a 0.
Piazza di Pietra aspettava gremita le dichiarazioni di un emozionatissimo Marino, che ha esordito alla conferenza stampa al Tempio di Adriano affermando di sentire la grande responsabilità che la città gli sta consegnando. Le prime parole del neo sindaco sono improntate alla pragmaticità: «Da domani dobbiamo lavorare tutti per cambiare la città. Io ce la metterò tutta con molta umiltà» e ha aggiunto: «Roma deve essere una città che premia il merito, questo è quello che desidero io e con me tutti quelli che hanno votato per dare discontinuità alla città». Invoca l’aiuto dei cittadini, invitandoli a continuare a indicargli criticità e a portargli idee. Niente frecciate velenose all’opposizione ma piuttosto invito a collaborare: «Bisogna lavorare anche con l’opposizione del Movimento 5 Stelle e di Marchini, dobbiamo confrontarci sui singoli temi con tutti, anche con il sindaco uscente».
Dal chiuso del Tempio di Adriano, riservato alla stampa, Marino esce poi in piazza per ripete pubblicamente le sue parole, dichiarando di non voler essere un sindaco arroccato nel palazzo ma un sindaco che almeno una volta alla settimana gira per la città, soprattutto tra le periferie, a cui ha assicurato che spettano per prime alcune comodità come i nuovi autobus con l’aria condizionata. L’altra promessa è quella della trasparenza, garantita dalla messa a disposizione dei bilanci del Comune. La piazza appassionata emana calore, qualcuno intona ‘Bella ciao’. Dopo cinque anni, il rosso sembra tornato di moda a Roma. «Per le decisioni più importanti mi rivolgerò a voi, le prenderemo insieme», conclude Marino e lancia un grido a cui la folla si unisce all’unisono: «Abbiamo liberato Roma! Daje!»
di Francesca De Leonardis