Superbike: al Portimao è dominio Aprilia
Il sesto round della Eni Superbike sul circuito di Portimao, in Portogallo, ha regalato grandi emozioni agli amanti della categoria, come accade d’altronde ad ogni corsa. In gara-1 a spuntarla è stato Melandri, che però in gara-2 è stato tradito dalle Pirelli, ottenendo solamente il 12° posto. Con due secondi posti Guintoli rafforza il suo primato in classifica,
con Sykes e Laverty ad inseguire ben distanziati. Per la Ducati ennesimo week-end deludente, con Checa che porta a casa un 6° ed un 9° posto che in vista di Imola non sono un bel preludio.
Neanche il tempo di gioire. E dire che per il nostro Marco Melandri la domenica del Portimao sembrava mettersi per il meglio dopo una strepitosa gara-1, strappata dalle fauci dei suoi rivali grazie soprattutto ad un gran sorpasso su di un Sykes forse anche troppo aggressivo e ad una volata perfetta che gli ha permesso di staccare l’Aprilia di Guintoli sotto la bandiera a scacchi di soli 7 millesimi. Ma in gara-2 Melandri viene tradito da una gomma Pirelli probabilmente difettosa dato che, nonostante le impostazioni della moto fossero le stesse di gara-1, ha avuto un’usura anormale, che ha costretto Melandri agli straordinari per tenere in piedi la sua Bmw, costringendolo però ad un deludente 12° posto che allontana il centauro ravennate dalla vetta del mondiale piloti. Il tutto a vantaggio del “ragioniere” Guintoli, che bissa il secondo posto di gara-1, questa volta alle spalle del compagno di scuderia Laverty, rafforzando il suo primato nel mondiale piloti, mentre il terzo posto è andato ad appannaggio di Rea, in sella ad un Honda ancora troppo lontana dalle Aprilia per permettere al centauro inglese di lottare per il titolo. {ads1} Ma tra i più delusi del week-end portoghese c’è sicuramente Tom Sykes che in sella alla Kawasaki, dopo la “solita” Superpole del sabato, lascia il circuito di Portimao con soli 16 punti, figli del terzo posto ottenuto in gara-1, mentre in gara-2 è stato protagonista di un grottesco incidente durante il giro di allineamento, che lo ha costretto a partire dai box, per poi rientrarvi per sistemare la moto: una gara buttata in malo modo. E se Sykes piange, in Ducati il clima è pressoché tragico: il migliore dei ducatisti è Checa, che colleziona un 9° ed un 6° posto. Ma a preoccupare maggiormente i tecnici di Borgo Panigale è il secondo a giro che prende di paga la loro moto dai principali antagonisti: un divario pauroso, che in vista di Imola non fa ben sperare. Quindi questa è la nuova situazione nel mondiale piloti dopo il week-end in Portogallo: Guintoli guida la classifica con 213 punti, seguito da Sykes con 185 e da Laverty con 174, mentre Melandri si trova ora al quarto posto con 156 punti. Nel mondiale costruttori è invece l’Aprilia a fare la voce grossa, dall’alto dei 253 punti ottenuti fino ad ora, seguita dalla Bmw a quota 211 e dalla Kawasaki con 209 punti.