Grande Fratello 14, il ritorno degli ex e altri escamotage
Il ritorno degli ex. No, non è un film prossimamente in uscita nelle sale cinematografiche, ma il titolo che si potrebbe affibbiare a questa quattordicesima edizione del Grande Fratello. Volendo infatti tirare le somme su quello che da circa sei settimane sta accadendo nella casa più spiata d’Italia, appare evidente come la produzione, nel tentativo di replicare i (lontanissimi) successi di ascolti dei tempi d’oro, si stia cimentando in piccole rivoluzioni all’interno del programma.
Partiamo dalla prima. Il GF sta polverizzando quello che è sempre stato il principio fondante dello show, ovvero il totale isolamento, introducendo nella casa gli ex fidanzati degli inquilini. Un’idea che risulta essere piuttosto brillante, soprattutto per le dinamiche che un incontro di questo tipo può far scaturire: gli spettatori, infatti, hanno mostrato grande interesse per la storia, appassionandosi immediatamente a quello che era stato pensato dagli autori come il duo Alessandro–Lidia, ex da 2 anni, ma che inaspettatamente si è trasformato nel triangolo Federica-Alessandro-Lidia. E fin qui tutto molto interessante. Il problema sorge quando, avvertito il calo di interesse del pubblico per la vicenda, il Grande Fratello ha deciso di gettare una nuova bomba nella casa, annunciando, a pochi giorni dall’uscita di Lidia, l’ingresso di Livio, ex fidanzato di Barbara, concorrente toscana fidanzatasi con un altro inquilino (Manfredi). Come se non bastasse, immaginando probabilmente di essere sul set di “Beautiful”, gli autori del programma hanno voluto regalare la gioia di vedere di nuovo insieme, anche se solo per pochi minuti, Alessia Marcuzzi e Francesco Facchinetti. L’ex giudice di “The Voice” è infatti apparso nella casa per promuovere il nuovo film “Belli di papà”. Quello che, insomma, all’inizio, nel corso dei casting, era stato preannunciato come un Gf delle coppie, si sta trasformando ne “Il Gioco delle Coppie”. Una serialità che rischia di perdere originalità.
Ma le novità ad essere state apportate sono tante altre. Ad avere mutato forma è stato, infatti, anche lo studio televisivo che, oltre ad aver assunto un nuovo aspetto, ha fatto spazio ad una nuova area denominata – senza troppa fantasia – Social Room, che di puntata in puntata ospita i principali social influencer e twitstar per commentare la diretta e lanciare i nuovi trend su Twitter. Accanto a loro, nel ruolo di “tradizionali” opinionisti, invece, ci sono Cristiano Malgioglio e Claudio Amendola, giudicati però dal pubblico un tantino sottotono. Ed è proprio “sottotono” l’attributo perfetto per questo GF14, che nonostante tutte le trovate degli autori, gira che ti rigira, continua a proporre sempre la stessa solfa, colpevole anche la conduzione di un Alessia Marcuzzi, diventata ormai troppo prevedibile.
Il problema del programma, che quest’anno ha registrato ascolti infelici, perdendo nelle prime settimane contro “Provaci ancora prof 6”, ma che attualmente è in testa rispetto alla scommessa di Rai 1 “È arrivata la felicità”, probabilmente sta nel non riuscire a comprendere appieno i gusti degli spettatori e quanto tempo dedicare ad una storia prima che, da interessante, si trasformi in banale.
Basti pensare alla scelta della produzione di fare entrare come concorrente Rebecca, la trans ebolitiana dal percorso di vita complesso e delicato. Trattare questo tema in tv è molto difficile e il GF, piuttosto che dedicargli il giusto spazio, ha voluto esagerare facendo entrare nella casa per una sola settimana Arianna e Marco, altri due transgender tra loro sposati. Anche in questo caso una storia che avrebbe potuto far riflettere sulla vita e sul concetto di diversità ha lasciato spazio alla mera spettacolarizzazione, che alla fine dei conti spinge il pubblico solamente a cambiare canale.
Ciò che più dispiace è che il Grande Fratello potrebbe essere una trasmissione televisiva socialmente utile e a tratti anche educativa: basterebbe mantenere il format di una casa nella quale vengono riuniti degli individui spiati nel corso delle settimane nelle loro interazioni, e trasformare il programma da reality show ad esperimento sociale, in cui un team di psicologi non lavora solo dietro le quinte, ma interagisce con il pubblico spiegando il perché delle dinamiche interne. Dalla suddivisione in ingroup a quella in outgroup, sono molti i comportamenti e gli effetti psicologici che possono essere osservati in un contesto di isolamento.
Probabilmente, però, sperare in un salto qualitativo è pura utopia.